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A quattro mani parte prima

Creato il 16 dicembre 2011 da Drittorovescio
A  QUATTRO  MANI   PARTE PRIMACammina e cammina, da qualche parte arrivarono, ma la strada non finiva lì... Il richiamo tuttavia era forte.
Imperterriti, spinti dalla curiosità e dall'entusiasmo che si trasmettevano vicendevolmente, non si fermarono, anzi. Decisero che nulla li avrebbe fermati, dando così qualche sentore di leggera, inebriante follia, sintomo di uno stato mentale non esattamente in linea con il resto dell' umanità.
Nonostante la presa di coscienza del loro stato si guardarono negli occhi, poi fissarono lo stesso punto lontano ed ancora occhi dentro gli occhi.  La tensione era alta e qualcosa successe.
Avvertirono alle loro spalle un rumore, come un roco tossire di motorino d'avviamento che presagiva che il loro cammino stava per riprendere.   Le vele erano ormai spiegate e già rigonfie di un vento che li avrebbe accompagnati lontano.  Lontano, sì, ma dove?   In un posto, pensarono, esattamente in un posto qualsiasi.
Il mondo era là, nella sua vastità, pronto per essere esplorato, visto, apprezzato, ma soprattutto vissuto.
Vissuto con intensità e completezza totale, come ognuno dovrebbe fare per assaporare fino in fondo la vita.
Era un'infinità di paesaggi quella che li attendeva.  Mari e laghi, monti e colline e pianure, paesi e città con gente sempre diversa.
Tutto si susseguiva nelle loro menti lasciando quella ricchezza di vita che tanto avevano aspettato.
Era stata un'attesa lunga, a volte non semplice da sopportare.  Un attendere senza sapere di farlo, ma con la precisa coscienza che prima o poi sarebbe cambiato qualcosa, perchè doveva poter essere diverso.
Ognuno di loro l'aveva sognato, desiderato, rincorso ma la vita dal gusto a volte amaro, fino ad allora non  lo aveva loro concesso.
Era strano quel sentirsi traboccare di gioia e di rinnovato entusiasmo.
Le cose che prima passavano inosservate, quasi banali, acquisivano ora tutt'altro aspetto.  I colori, i suoni, gli odori sembravano addirittura amplificati o forse erano i sensi ad essere più recettivi.
Sensazioni nuove che riempivano il cuore, dando ricchezza, perchè erano una ricchezza inestimabile.
Eppure erano le stesse cose che c'erano prima, ma non erano mai riusciti a vederle nei loro piccoli, meravigliosi aspetti particolari.
Tutto come al solito, ogni cosa al proprio posto, ma adesso tutte le sfumature di colore, di suono e di profumo apparivano con un'intensità diversa, particolarissima, migliore.
Migliore, come avevano sempre sognato potesse essere e forse anche oltre.
Migliore perchè il tutto si poteva condividere, se ne poteva parlare senza confini prestabiliti, senza tracce preordinate, liberamente.
Migliore perchè il solo coglierne aspetti nascosti o inaspettatamente visibili, facevano apparire il mondo stesso più accessibile ai sogni, alle speranze, ai desideri, alla vita stessa.
Le mani si aprirono per congiungersi in un delicato contatto palmo a palmo, quasi a voler unire le linee delle loro vite, poi, le dita si intrecciarono in un abbraccio.
Il viaggio era cominciato.

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