Magazine Cultura

στην ίδια μοιραία χαρά (a quella stessa fatale gioia)

Creato il 20 settembre 2014 da Spaceoddity
στην ίδια μοιραία χαρά (a quella stessa fatale gioia)Chissà come sono a letto Verlaine e Rimbaud, se ci sono parole tra di loro nello strusciare ruvido e acre della pelle. Chissà se Neruda lascia le gambe e schiude la bocca dal seno dolcissimo della sua amante per cucire in qualche lembo di carne un verso, un solo verso, o come fa a ricordarselo nell'ebbrezza del sesso. Come sono i giovani nascosti sotto le pagine di García Lorca, come si spogliano le ragazze effimere ed eterne di Prévert guardandoti negli occhi e poi abbassando il loro sguardo come per guidare il tuo sulla svelata nudità. Chissà come vibra il corpo dei poeti, quanto resistono e quanto cedono al loro piacere, quant'è forte la "stessa fatale gioia" di Kavafis, quand'egli, χαμένος (smarrito), si arrende.
Non siamo gli unici ad avere un corpo e, come lessi una volta, la vita non è patrimonio esclusivo dei vivi. L'unica poesia che io ami è quella che mi eccita, che mi fa sentire tutta la mia carne e mi porta nella vita trascinandomi o tenendomi per mano: ne sento il calore, ne sento il sudore, il sapore acidulo. Ne sento quel fastidioso prurito e poi me lo dimentico perché c'è molto altro e le ferite fulminee sul costato e sul collo poco alla volta guariscono. I morsi della poesia dissanguano come succhiotti. La poesia mi prende come uomo, non come persona, e talvolta mi nausea, mi coccola, mi fa sentire vivo e fragile. La poesia è di carne ed è di sangue, non si accontenta del desiderio, si nutre della sua sofferenza e della solitudine, di un incontro ineluttabile, ma anche di uno che non importa. E della noia.
Voglio tutto il corpo dei poeti e rivoglio il mio attraverso la loro sensualità. Rivoglio tutta la mia notte.
(E là, su un lettuccio da poco prezzo
ebbi il corpo dell'amore, ebbi le labbra
voluttuose e rosee dell'ebbrezza - 
rosee di una tale ebbrezza, che anche ora
che scrivo, dopo tanti anni!
m'inebrio nella mia casa deserta.
C. Kavafis)

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazine