A Royal Weekend di R. Michell

Un incontro dalla portata storica

Un momento d’oro quello che sta vivendo l’attore Bill Murray. Dopo il successo del surreale Moonrise Kingdom di Wes Andersom, ora dal prossimo 10 Gennaio sarà uno dei protagonisti di un lungometraggio che si barcamena tra una frizzante commedia ed un drama in costume. A Royal Weekend, diretto da Roger Mitchell e che vede la partecipazione di Laura Linney, il volto della nota serie tv The Big C, è una pellicola che arriva dritta al cuore; emozionante, con un pizzico di ilarità, tralascia il periodo storico in cui è ambientata la vicenda per approfondire il lato umano di uno dei leader storici più importanti al mondo.

Nel giugno 1939, il presidente americano Franklin Roosevelt (Bill Murray) e la moglie Eleanor (Olivia Williams) ospitano nella loro residenza di Hyde Park la regina Elisabetta (Olivia Colman) e il marito Giorgio VI (Samuel West), i primi regnanti d’Inghilterra in visita ufficiale negli Stati Uniti e alla ricerca di un alleato forte per scendere in guerra contro la Germania nazista. Durante quei due giorni, però, gli affari di Stato si mescolano inevitabilmente con gli affari di cuore quando tra Roosevelt e Daisy Suckley (Laura Linney), sua lontana parente e vicina di residenza, nasce un tenero legame.

Il fine settimana a Hyde Park, al centro del soggetto del film, rappresenta a pieno il clima che il mondo viveva all’epoca e la sceneggiatura di Richard Nelson, si pone fra gli eventi privati con l’evolversi della situazione pubblica. Un gioco quasi studiato a tavolino, che permette alla narrazione di non essere né troppo lenta né troppo leggera, dando così l’opportunità di approfondire il lato umano dei protagonisti senza dar troppo spago alla situazione storica. A tre mesi quindi da un imminente Seconda Guerra Mondiale, questo weekend così speciale, dà libero sfogo ai sentimenti dei due protagonisti, regalando a noi del pubblico un atmosfera che scalda il cuore. Nonostante però il film abbia una trama piuttosto convenzionale, a colpire in A Royal Weekend sono soprattutto le interpretazioni. Bill Murray non ha certo bisogno di dimostrare di essere un grande attore, ma stavolta, chiamato a recitare in un contesto completamente diverso dal guscio protettivo dei suoi registi di riferimento è obbligato a una trasformazione sul piano fisico che influenza necessariamente anche la sua recitazione. Accantonato quindi per un po’ la sua vena comica, Bill Murray si conferma nuovamente un attore di spicco nel panorama hollywoodiano; mpeccabile come sempre Laura Linney nei panni dell’ingenua Daisy, rappresentata come una sempliciotta povera e fiduciosa che sembra non rendersi bene conto della situazione e dei “pericoli” a cui va in contro. Il resto del cast, segue a rota i due protagonisti, ma nessuno riesce a brillare quando i già citati Linney e Murray.

Il lungometraggio quindi di Roger Mitchell, in fatto di sceneggiatura pecca per dare libero sfogo alla tematica romance, ma ha sicuramente le carte in tavola per farsi strada tra i non-cinepanettone che anche questo Natale, hanno monopolizzato le sale a discapito di film certamente migliori.

di Carlo Lanna