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A settembre in arrivo su Rai 2 la serie "Bates Motel", prequel di "Psyco" (Ansa)

Creato il 03 agosto 2013 da Nicoladki @NicolaRaiano
Una madre, un figlio, un motel. Una sorta di prequel di "Psyco", ma ambientato in chiave contemporanea. Creata da Carlton Cuse ("Lost"), la serie "Bates Motel", sfiorando i 4 milioni di telespettatori in Usa, ha confermato come il mito del classico di Hitchcock, e soprattutto quello di Norman Bates (il serial killer schizofrenico che ammazza nella doccia e tiene in casa la mamma mummificata), sia ancora vivo nel cuore dei telespettatori.
"Bates Motel" è il luogo in cui è cresciuto Norman, quel motel oggi è ancora lì, sulla collina degli Universal Studios ed è una delle attrazioni di Hollywood, e dal 1960, quando Hitchcock ci ha girato "Psyco" interpretato dal leggendario Anthony Perkins, è diventato uno dei simboli del brivido.
Ma la serie approfondisce soprattutto un tema molto delicato, morboso, sul quale nei decenni si è dibattuto: il tormentato rapporto tra Norman Bates e sua madre, ossessivo, quasi incestuoso. Arriverà in Italia il 13 settembre alle 21.55 su Rai 2.
E si inserisce nel pieno di una celebrazione dell'opera hitchcockiana, con i due film ("Hitchcock" con Anthony Hopkins nel ruolo del regista inglese a Hollywood al tempo della realizzazione di "Psycho", e "The Girl", della HBO, sulla relazione fra il regista e l'attrice Tippi Hedren al tempo delle riprese de "Gli uccelli") usciti lo scorso anno.
Sfruttando le accattivanti atmosfere da thriller anni '60, Cuse ambienta ai giorni nostri la storia di Norma e Norman, madre e figlio che si trasferiscono in un pittoresco paesino di provincia, per gestire un lugubre Motel. Mentre il ragazzo vorrebbe assaporare la vita da adolescente, la madre tarpa le ali al figlio, facendolo crescere sotto una campana di vetro. Una sera Norma subisce un'aggressione da parte dell'ex proprietario del Motel, che finisce nel sangue. Madre e figlio a questo punto cercano di nascondere il cadavere, mentre lo sceriffo della città comincia a interessarsi al passato della donna. A chiudere un piloto molto disturbante ci pensa un colpo di scena finale.
"Bates Motel" è una sorta di dramma moderno, che al di là di alcune prevedibilità e di un intreccio narrativo a tratti discutibile, ha il punto di forza nei due protagonisti e nel loro rapporto. Norma (Vera Farmiga è più che convincente), ossessiva e dolorosamente bella. Il giovane Norman ha il volto di Freddie Highmore (il bambino di "Finding Neverland" e "Charlie"). Lo sceneggiatore di "Lost" dopo una breve parentesi cinematografica torna alla tv, regalando al pubblico una serie dalle mille sfaccettature. Nel cast anche Nestor Carbonell, nel ruolo dello sceriffo della città, e Mike Vogel, visto in "Pan Am" e "Miami Medical", qui nel ruolo di un ossigenato vice sceriffo.
Un ritratto del giovane Bates e del modo in cui la sua psiche si "rompe" durante l'adolescenza, la serie prende le mosse subito dopo la morte del marito di Norma Bates. La donna acquista un Motel vicino alla ridente località costiera di White Pine Bay. Partita lo scorso 18 marzo sul canale via cavo statunitense A&E, con ottimi riscontri di critica e di ascolti che ne hanno assicurato l'ordine per una seconda stagione da trasmettere nel 2014. Per l'Italia è stata appunto la rete Rai diretta da Angelo Teodoli ad aggiudicarsi i diritti, andrà in onda con i 10 episodi della prima stagione a partire dal 13 settembre in una collocazione prestigiosa.

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