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A Tavola con Ildegarda de Bingen

Da Anginapectoris @anginapectoris

Santa Ildegarda – Hildegard von Bingen (Bermersheim vor der Höhe, 1098Bingen am Rhein, 17 settembre 1179), fu una famosa mistica benedettina conosciuta in tutta

Idelgarda von Bingen

Idelgarda von Bingen

Europa nel Medioevo.
Il 10 maggio 2012 papa Benedetto XVI ne estese il culto liturgico alla Chiesa Universale. Il 7 ottobre 2012 lo stesso papa Benedetto XVI la proclamò Dottore della Chiesa universale, unitamente al santo spagnolo Giovanni d’Ávila.
La sua memoria liturgica cade il 17 settembre, giorno della sua morte (dies natalis). Tale giorno, secondo la tradizione, sarebbe stato “predetto” dalla santa a seguito di una delle sue ultime visioni.
Fu seppellita nel Monastero di Rupertsberg, dove le fu elevato un ricco mausoleo. Durante la Guerra dei Trent’anni, nel 1632, il monastero fu distrutto e bruciato dagli Svedesi, cosi’, i monaci benedettini portarono via con loro le reliquie nella cappella del priorato di Eibingen, dove ancora oggi si trovano.
Il 17 settembre 2009 per ricordare il giorno della sua morte, vi è stata la “prima” di Vision- Aus dem Leben der Hildegard von Bingen, un film tedesco della regista Margarethe von Trotta, dove Barbara Sukova interpreta il ruolo della monaca tedesca.

Vision di Margarethe von Trotta

Vision di Margarethe von Trotta

Ildegarda si può dire abbia precorso i tempi di almeno mille anni, oltre ad essere stata una donna dai molteplici interessi e diversissimi tra loro, fu anche scrittrice e come tale ha lasciato testi vari tra cui due trattati sulle conoscenze mediche del suo tempo: Physica e Causae et curae.
La santa tedesca  era già profondamente consapevole che mangiare bene e stare bene sono due realtà non separate, ma intimamente connesse e dipendenti l’una dall’altra. Delle sue molte credenze alcune sono state confutate dalla scienza moderna, pur mantenendo un valore documentario incredibile, in altri casi invece i suoi rimedi risultano efficaci anche ai nostri giorni.

Farro

Farro

Ildegarda descrive così nel volume Physica, il il farro: “è un ottimo cereale, ricco di sostanza e benefico e più gradevole degli altri cereali. A chi se ne ciba, purifica la carne, fa buon sangue, rende lieta e serena la mente. Se si è tanto malati da non poter mangiare, bisogna prendere dei chicchi integrali di farro… lo guarirà come un unguento buono e salutare”.
Esistono svariati testi e ricettari di Ildegarda, in tutte le lingue, in italiano vi consiglio un ricettario interamente dedicato al farro, pubblicato dalla casa editrice Segno  ”Il ricettario del farro Oltre 200 ricette di sicuro successo” Edizioni Segno, facilmente reperibile su IBS.

Secondo Ildegarda, il cibo crudo affatica la milza e il cuore e, per questo sconsigliava vivamente l’ingestione di cibi crudi, quindi la sua cucina, prevede la cottura e l’utilizzo di
spezie ed erbe che non solo donano sapore ma contengono principi attivi che vengono durante la cottura trasferiti nel cibo rendendolo una vera e propria medicina.

Erbe varie

Erbe varie

La noce moscata, la cannella, la liquerizia, il timo, l’issopo e l’artemisia, erano tra le piante che prediligeva, inoltre sconsiglia il consumo di alimenti fuori stagione, sia primizie che tardivi, in quanto non hanno raggiunto il perfetto stato di maturazione.
La maturazione di frutti ortaggi e cereali è una esperienza alchemica della Madre Terra e occorre quindi il tempo esatto proprio come per ottenere un prodotto alchemico, né un’ora di più né un’ora di meno. Il contatto con la fonte di calore per il tempo esatto garantisce che all’interno della mescola di alimenti si verifichi una trasmutazione che li rende non soltanto appetitosi ma anche utili all’organismo.

Barbara Sukova in una scena di

Barbara Sukova in una scena di “Vision”

Antesignana sostenitrice del “biologico”, preferiva i prodotti che oggi definiremmo a “km zero” agli alimenti importati, perche’  questi, conservati per lungo tempo in contenitori perdono in parte le loro proprietà nutritive.

Secondo Ildegarda, l’acne viene causata da una cattiva digestione e al cattivo funzionamento dell’intestino. Quindi consiglia la preparazione di biscotti lassativi a base di zenzero fatti con farina di farro e miele senza lievito.
Per le allergie invece, bisogna eliminare tutti i cibi intossicanti (oggi esistono efficaci test di intolleranze alimentari). Poi consiglia di sostituire il frumento con il farro in qualsiasi piatto cucinato e di consumare abbondanti tisane di finocchio per depurare l’organismo finché non avrà riacquistato il suo primitivo stato di salute.

Finocchio, castagne e farro

Finocchio, castagne e farro

Per alleviare il prurito consiglia di mangiare semi di papavero e di frizionare la pelle con olio di rose.
Infine, secondo lei soltanto 3 sono gli alimenti veramente indispensabili: le castagne, il farro e il finocchio, ed a proposito di quest’ultimo sostiene: “… Comunque lo si mangi, crudo o cotto, non nuoce mai anzi rallegra l’uomo, provoca uno stato di benessere e favorisce la digestione. Anche il seme del finocchio è benefico per la salute e può essere aggiunto ad altre erbe nella preparazione dei medicinali. Il finocchio e i suoi semi, se assunti quotidianamente, a stomaco vuoto, assorbono le putrefazioni presenti nell’organismo, risolvono il problema dell’alito cattivo e potenziano l’organo della vista”

Biscotti allo zenzero di Edgarda

Ingredienti:
- gr 300 farina di farro
- 1 bicchiere di latte di mandorle
- 2 cucchiai di miele
- gr 50 di granella di mandorle i mandorle intere
- 1 cucchiaino di bicarbonato
-  una grattugiata di zenzero (secondo il vostro gusto)

Biscotti al farro di Edgarda

Biscotti al farro di Edgarda

Esecuzione:
Mescolate in una terrina 300 grammi di farina di farro integrale con un bicchiere di latte di mandorle, 2 cucchiai di miele, 50 g di granella di mandorle o mandorle intere, un cucchiaino di bicarbonato e una grattugiata di zenzero a piacere.
Se vi piace, potreta anche aggiungere cannella e semi di papavero. Amalgamate per ottenere un impasto denso tanto da poter creare dei biscotti di forma rotonda da stendere in una teglia. Se l’impasto risultasse troppo liquido aggiungete farina se troppo denso aggiungete poco latte di mandorle. I biscotti, ricavati prendendo un po’ di impasto e lavorandolo con le mani, andranno successivamente stesi nella teglia unta ed infornati. Tenete d’occhio la cottura e usare l’intuizione per toglierli dal forno quando siano cotti e non bruciati. Ildegarda non specifica il tempo e la temperatura del forno.

Per l’altra ricetta che vado a proporvi,  potrete utilizzare qualsiasi farina abbiate in casa, ma Ildegarda, più di una volta mette in evidenza il valore del farro, utile soprattutto nella cura degli ammalati. E questi biscotti nacquero per curare i nervi deboli.

biscotti di farro, mandorle e cannella
di hildegard von bingen
Ingredienti:
- 300 gr di farina di farro integrale,
- 100 gr di mandorle tritate,
- 2 cucchiaini di cannella in polvere,
- 1 uovo,
- 4 cucchiai di miele
- 5 cucchiai (4 in origine) di olio extravergine d’oliva.

Biscotti alle mandorle e farro di Ildegarda

Biscotti alle mandorle e farro e cannella di Ildegarda

Esecuzione: in una ciotola mescolate tutti gli ingredienti a mano, fino ad amalgamarli bene. Date all’impasto la forma di bastoncini (o di quello che preferite) ed infornare in forno preriscaldato a 180° per 15 minuti circa.

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