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AC Milan: quando 300.000 Euro possono rappresentare un problema, ma anche no (ovvero: come ti tiro su 100.000 click su internet)

Creato il 09 aprile 2013 da Tifoso Bilanciato @TifBilanciato

Tutti i giorni guardo i miei feed su Google Reader ed i Tweet; non contento ho anche qualche decina di Google altert attivati. Tutto per aumentare la capacità di trovare notizie "sfiziose" da riportare sul sito.

Ieri, le chicche:

"Financial dispute places Milan’s European participation in jeopardy"

"Botafogo contro Milan per Serginho: Toglietegli l'Europa"

"AC Milan face European ban after Brazilian club allege unpaid transfer compensation"

 

La notizia pare ghiotta, vado subito a leggermela. E dopo 5 minuti sorrido.

 

I fatti

Il Botafogo ha presentato una denuncia alla Fifa's Dispute Resolution Committee sostenendo che il Milan sia venuto parzialmente meno alla normativa internazionale sulle cosiddette "Training Compensation", cioè dei premi che devono essere riconosciuti ad una squadra che ha contribuito alla formazione di un giocatore fra i 12° ed il 21° anno di età.

Secondo il Botafogo, Sergio Luiz Ceregatti (Serginho), prima di approdare al Milan nel 2010 ha giocato con le proprie giovanili per quattro anni. Ciò avrebbe fatto maturare il diritto a favore della squadra brasiliana di ricevere una "compensazione" di circa 300.000 Euro. Il Milan sostiene che tale cifra non sia corretta e ritiene di aver soddisfatto le proprie obbligazioni con il pagamento di circa 60.000 Euro avvenuto nel maggio 2011.

Il contenzioso è attualmente all'esame del Comitato FIFA che sta aspettando dal Milan la traduzione in una delle quattro lingue ufficiali della FIFA della documentazione che, secondo lo stesso Milan, dimostrerebbe il loro comportamento corretto. La società milanese ha tempo fino al 17 aprile 2013 per consegnare tale documentazione.

Al termine dell'analisi il Comitato delibererà: potrà decidere a favore del Botafogo, a favore del Milan o trovare una mediazione.

 

Cosa c'entrano le competizioni Europee?

Le competizioni europee, secondo tutti coloro che hanno lanciato la notizia, c'entrano in virtù della normativa sul Financial Fair Play.

Fra i vari requisiti che le squadre devono rispettare per poter superare il vaglio del Club Financial Control Body, vi è anche quello di dimostrare l'assenza di debiti scaduti (verso il fisco, altre squadre o i giocatori) al 31 dicembre dell'anno precedente a quello per il quale si presenta la domanda (nel nostro caso, parliamo del 31 dicembre 2012).

La notizia che è stata "venduta" è che se il Milan venisse considerato colpevole potrebbe essere escluso dalle competizioni europee.

 

 

Cosa rischia il Milan?

Senza voler fare l'avvocato del Milan, e premettendo che chi scrive non è un esperto internazionale, a mio parere il Milan rischia ben poco; sicuramente non rischia l'escusione dalle Coppe Europee.

 

a) Il debito non è scaduto

Secondo il Regolamento UEFA sul Financial Fair Play, non sono considerati debiti scaduti:

  • quelli per i quali è già stato firmato un accordo di rateizzazione (e viene data evidenza che è rispettato);  
  • quelli per i quali esiste un contenzioso, a condizione che lo stesso non sia stato aperto in maniera immotivata, solo con l'intento di dilatare il pagamento.

Il Milan ha in questo momento un contenzioso aperto presso la FIFA. Entro il 17 aprile deve fornire la documentazione a supporto. Quindi tecnicamente il debito è all'interno di un contenzioso.

Laddove il Milan dovesse essere giudicato colpevole, ragionevolmente il Comitato FIFA esprimerà una condanna e porrà un termine ultimo per saldare il debito. Trascorso tale termine senza che il pagamento avvenga, allora a quel punto il debito diventerebbe "scaduto", ma dovrebbe essere considerato nell'ambito delle verifiche della prossima stagione, perché al 31.12.2012 non era ancora "scaduto" secondo la definizione UEFA.

b) la sanzione dell'esclusione dalle coppe è l'ottava di un elenco (progressivo) di nove

Poniamo invece il caso che la mia incompetenza mi abbia portato a dire una bestialità nel paragrafo precedente. Ovverosia che, francamente non so come, il debito sia considerato scaduto dallo UEFA Club Financial Control Body (CFCB).

Il Regolamento dello stesso CFCB disciplina le sanzioni che vengono applicate ai Club che non rispettano la normativa. Sono nove:

a) avvertimento;

b) nota di biasimo;

c) multa;

d) detrazione di punti;

e) sospensione dell'erogazione dei ricavi provenienti dalla UEFA;

f) divieto di registrazione di nuovi giocatori in competizioni UEFA;

g) limitazione del numero di giocatori che un club può registrare per la partecipazione nelle competizioni UEFA;

h) squalifica dalle competizioni in corso e/o esclusione da future concorsi;

i) la revoca di un titolo o di premio.

 

Solo per la cronaca, esiste un precedente di quest'estate, peraltro per debiti sicuramente scaduti e di importo milionario, nei quali la decisione UEFA è stata quella di sospendere l'erogazione dei ricavi che sarebbero spettati a quelle società per la partecipazione a competizioni UEFA, subordinandoli alla risoluzione degli stessi.

 

Non si capisce perché, nel caso del Milan, invece, per 300.000 Euro si debba parlare di esclusione dalle competizioni europee.

O forse si: quanti click avrebbe avuto un titolo meno sensazionalistico?

 

 

(P. S.: per sgombrare il campo da dubbi, non sono un tifoso del Milan)

 

 

 

 

 


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