Magazine Società

African Crudelia, ovvero La Carica dei 13

Creato il 11 agosto 2011 da Dragor

9cruelladevil-jpg    Per protestare contro la cacciata degli orfanelli troppo cresciuti, mia suocera si era nuovamente ritirata sull’Aventino, nel caso specifico una delle numerose case che sua figlia Donatilla possiede a Kigali. Così sono andato a trovarla  per dirle di non fare la stupida e tornare da noi, visto che mia moglie è venuta dall’Europa apposta per stare con la vecchia mamma e non soltanto si sente tradita ma soffre di una crisi identitaria. Al mio arrivo, ho trovato la gattoparda seduta in cortile con una faccia da funerale. “Che cosa c’è?” ho chiesto a Linda, 12 anni, la pupilla di Marguerite, l’unica francofona della casa. “Mama è triste perché le portano via i cani”, ha risposto.  Va detto che sull’Aventino Marguerite ha portato i nostri 13 cani, 6 adulti e 7 cuccioli. Ho rizzato subito le orecchie. “Chi li porta via?” “Donatilla ha detto che può tenerne soltanto 2 perché 13 fanno rumore, puzzano e sporcano. Così ha chiamato gli uomini che li danno a nuovi padroni.” Altro che darli a nuovi padroni, quelli li mettono nella camera a gas oppure li mandano all’università per la vivisezione. La storia dei nuovi padroni era chiaramente un’invenzione di Crudelia perché la vecchia si lasciasse portare via i cani senza fare storie. “E quando vengono gli uomini?”, ho chiesto. “Domani mattina.”

    Così ieri mattina alle 7 sono tornato alla casa con un furgone Toyota preso a nolo. Per fortuna sono andato presto, perché gli accalappiacani sono arrivati alle 8. “Andate via, qui non c’è nessun cane”, ho detto, benché il baccano proveniente dalla baracca in cui li avevo chiusi proclamasse il contrario. “Ma Donatilla ha detto che…” “Non ha detto niente, qui comando io. Fuori dai piedi.” Allora un tizio ha estratto il cellulare e dopo 10 minuti è arrivata Crudelia in persona con un diavolo per capello. “Prendete quei sacchi di pulci e portateli via tutti”, ha ordinato agli uomini. “Voi non prendete un bel niente”, ho replicato. “Come ti permetti?”, è esplosa Crudelia. “Questa è casa mia.” “E i cani sono miei.” “Allora che cosa fanno qui?” “Non fanno niente perché adesso me li riporto a casa”, ho risposto, quindi ho aperto la porta della baracca e i 13 hanno caricato nel cortile, mostrando i denti agli uomini e ringhiando a Crudelia che è scappata a nascondersi in casa. “Saltate a bordo, bambini”, ho detto loro indicando il Toyota, e non si sono fatti pregare.  Allora mi sono rivolto a Linda. “Di’ a Mama che può venire anche lei, altrimenti resta senza cani.” Linda ha parlottato un po’ con Marguerite, poi ha detto: “Mama dice che vuole portare anche Fabrice, Bella, l’ajah e me.” “Okay, tutti a bordo”, ho acconsentito. Così ho riportato la famiglia a casa e Crudelia è rimasta sola con i suoi accalappiacani. Siamo un po’ numerosi, ma ne è valsa la pena.

Dragor


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazine