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Ah, la politica!

Creato il 09 agosto 2014 da Bernardrieux @pierrebarilli1
Ah, la politica! E' come con il "gratta e vinci": fai quel che devi e avvenga quel che può. Nel fare il punto sullo stato della politica fidentina, usando i canoni classici, potrei dire che se il Consiglio comunale fosse una cartina tornasole,  per la nuova maggioranza, la cui nomenclatura è formata da ex democristiani e ex comunisti, sarebbero #cazziamari. Si, la maggioranza è  maggioranza -dieci consiglieri contro sei- ma si sono diversificati i rapporti non tanto nel gruppo di maggioranza ma piuttosto all'interno dello stesso partito.
In buona sostanza si è rotto un equilibrio difficilmente ricomponibile.
Bisogna prenderne atto e, visto che una maggioranza, anche se sorda e muta, esiste e governa Fidenza, il rischio di questa maggioranza è il non sapersi adeguatamente difendere  dagli appetiti partitocratici e monopolisti rispetto a logiche e a scelte sempre meno autorevoli perché sempre più autoreferenziali e funzionali a partiti strutturati in maniera tale da manipolare il senso della cose in nome di una verità di parte che si pretenderebbe assoluta.
Sarò critico. Se non adesso,  quando? Intanto, come spesso mi piace ricordare,   i partiti non sono più i soggetti attivi della politica, ma gli strumenti per il controllo e l’anestetizzazione della politica stessa dove, anziché far vivere un confronto e una dialettica democratica, la soffocano. 
Questo ha determinato la progressiva distanza tra i  partiti  e il cittadino elettore. Non a caso la militanza, da quelle parti,  è finita da un pezzo; insomma, nessuno si può tagliare fuori e autoproclamarsi salvatore della patria, nessuno può dirsi estraneo a questa eclissi politica. Già sapevo, per sofferta esperienza personale,  delle difficoltà parmensi e fidentine del Pdl, ora Forza Italia, difficoltà certificate, dopo le recenti elezioni amministrative, dal coordinatore regionale on. Palmizio il quale, nelle scorse settimane, ha nominato i vari coordinatori provinciali dell'Emilia-Romagna con l'esclusione di quello parmense; probabilmente Forza Italia, visti i magri risultati, verrà commissariato.  
Se Forza Italia è nell'angolo, guardando a sinistra e nonostante la vittoria elettorale,  è come avere la visione del vuoto con il sottofondo musicale di un rutto. Il Pd è un partito dilaniato da un personalismo esasperato. Privo di una leadership solida, con la vecchia guardia alle prese con il fallimento della Cooperativa Di Vittorio, il Partito Democratico si è riempito di ex democristiani che, pian piano, hanno occupando i posti dirigenziali a Parma come a Fidenza.  Non meglio le cose sembrano andare nella Lega che, pur in lenta ripresa di voti, è in forte crisi di iscritti e militanza;  come del resto il partito di Grillo che a Fidenza non ha sfondato rimanendo al palo.  Se il contesto è questo, da questa classe politica non può venir fuori altro che il galleggiamento, e di questo, davvero, non abbiamo bisogno.Ricominciare dai partiti, allora? No! Allo stato dell'arte, tra cooptazioni e zoccoli duri, almeno a livello locale, il partito rimane un dispiacere. 
Che fare? Sul terreno locale, la carta da giocare non ha alternative, è quella del civismo; cioè della rappresentanza vera degli interessi del cittadino, non l'improvvisata costola elettorale di questo o quel raggruppamento partitico, ma un civismo di tutti i giorni, legato al territorio dove si vive e che finirebbe per essere il primo riferimento vero, vitale, riconoscibile, attraverso cui canalizzare e dare risposte ai problemi del territorio e della gente che lì abita, lavora, mette su famiglia, cresce i figli e s'immagina per loro un futuro di certezze e opportunità.Ho finito,  in verità tutto è appena iniziato, sarà il tempo a distribuire torti e ragioni; questo vuol essere null’altro che, si diceva una volta,  un contributo al dibattito... peccato manchi proprio il dibattito. (cp)http://feeds.feedburner.com/BlogFidentino-CronacheMarziane

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