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AL QAEDA NON PERDERà MAI E NON SARà VINTO, MA PERDE SEGUACI. PAROLE DEI UN ESPERTO DEL QAEDISMO COME JAMES BURKE

Creato il 05 maggio 2010 da Madyur

Il gruppo terroristico ispirato da Osama Bin Laden di teste ne ha tantissime, più ne decapiti più ne vengono sostituite. Così , per quanto l’esercito americano celebri nuovi successi , da ultimo eliminando tre capi dell’organizzazione in Iraq , non sono mai vittorie definitive. Oggi Al Qaeda ha più a che vedere con un’ideologia , un marchio di successo, che con un’organizzazione militare vera e propria.

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Nell’ultimo decennio ha molto ridotto la virulenza delle sue azioni. E’ alienato , con un uso considerato della violenza, quelle masse islamiche che lo sceicco saudita si proponeva di mobilitare.

Lo dice James Burke , giornalista dell’Observer autore di Al Qaeda , il più illuminante libro sull’argomento

Come bisogna leggere la recente eliminazione dei tre leader in Iraq?

“E’ una buona notizia. La conferma che si tende a sottovalutare l’efficacia dell’anti-terrorismo. L’aumentato ritmo dei raid delle forze speciali sotto la guida del generale Stanley McChrystal ha fatto una gran differenza. In Iraq, come in Afghanistan, i terroristi dovevano preoccuparsi d più di restare vivi piuttosto che progettare nuovi attentati”

Da quando in quando si sente dire che Al Qaeda è stata decapitata. E’ una rappresentazione corretta?

“Si può decapitare Al Qaeda come si potrebbe farlo come una malattia! La verità è che Al Qaeda sono tante cose diverse : la leadership anziana, i vari gruppi a essa legati , i freelance che si fanno chiamare Al Qaeda , il qaedismo. E’ l’unica cosa che si può decapitare è la leadership”

Quali sono oggi le condizioni di salute del movimento? E’ ancora una grave minaccia?

“Ogni volta che l’opinione pubblica o i media sembrano più ottimisti circa l’indebolimento di Al Qaeda , riappare immediatamente il mantra “ma se si impossessassero della bomba atomica sarebbe terribile”. Lo sarebbe , certo, ma non c’è indizio che porti in quella direzione. Anzi, l’efficacia della sua azione si è ridotta con gli anni. Con fallimenti sensazionali come quello dello studente nigeriano con l’esplosivo nelle mutande. Cosa ha portato a termine nell’ultimo decennio? Ha ucciso meno persone di quelle che muoiono in incidenti domestici in Italia ogni anno. Non ha abbattuto un singolo governo. Non ha forzato – eccezion fatta per la presenza spagnola in Iraq – significativi cambiamenti in Iraq. Non ha innescato un’insurrezione globale dei musulmani , come invece voleva fare. In verità è stata la risposta all’11 settembre ad aver creato la radicalizzazione , proprio come voleva Bin Laden. Quindi , fantasie a parte, la minaccia che Al Qaeda pone è minore di quella del fascismo o del nazismo nel secolo scorso o del global warming in questo”

Che posto ha nelle priorità del governo Obama?

“Almeno ora si vedono i militanti islamici come parte di un problema più ampio. Finora si vedeva il problema più ampio attraverso la lente dei militanti islamici. E non è un cambiamento da poco”

E che ne è di Bin Laden?

“”Sia gli esperti che led intelligence sono convinti che sia sempre vivo. I suoi messaggi recenti sembrano autentici. E se fosse morto lo avremmo saputo alla svelta. Tuttavia è sotto pressione. Un messaggio del 2007 , per dire, fu caricato simultaneamente su centinaia di server . A giugno del 2009 , invece, il suo video è stato distribuito a mano negli uffici di Al Jazeera a Islamabad. Una differenza enorme e un grosso problema per chi ha impostato la propria strategia sulla comunicazione. In ogni caso , sebbene resti un’icona, il suo controllo sulle operazioni è minimo”

Nuovi leader stanno prendendo il suo posto?

“Ci sono uomini come Abu Yayha Al Libi ( tentò di fare un colpo di stato contro Gheddafi) che per alcuni potrebbero giocare un ruolo simile. Ma è difficile immaginare un singolo che lo sostituisca”

E certe filiali nazionali stanno acquistando più peso di altre?

“Sì, sta accadendo. Ed è interessante osservare come gruppi che hanno compiuto diverse azioni per conto proprio senza , magari, destare grande attenzione internazionale diventino una minaccia serissima quando entra in campo il marchio di Al Qaeda. Al Qaeda in Yemen è il miglior esempio di questa tendenza. Non so se filiali sia il termine più giusto. Di certo questi gruppi hanno caratteristiche spiccatamente nazionali e ciò non è affatto scontato dal momento che il qaedismo rifiuta il nazionalismo e gli stati nazione. Credo in ogni caso che la localizzazione crescerà nei prossimi anni. Il tempo nella jihad globalizzata è finito”

Come immagina il futuro di Al Qaeda?

“Al Qaeda è stata fondata per coordinare gli sforzi per mobilitare e radicalizzare le masse islamiche. La sua strategia è stata la propaganda attraverso i fatti , ovvero quella seguita da ogni studente di terrorismo negli ultimi due secoli. Sebbene sia chiaramente troppo presto per dirlo , la strategia non sembra aver raggiunto il suo scopo principale , ovvero innescare una rivolta generalizzata tra i musulmani dal Marocco alla Malesia. Sembra anzi che stia accadendo l’opposto. In quasi ogni Paese che ha fatto direttamente l’esperienza della violenza islamica radicale, il sostegno per Bin Laden e Al Qaeda , spesso a livelli alti dopo l’11 settembre e le guerre in Iraq e Afghanistan , è collassato”

Su che base lo dice?

“In Indonesia, nel 2002, prima delle bombe a Bali , il 26% della gente pensava che gli attentati a kamikaze con bersagli civili fossero giustificati. Per difendere l’Islam. Nel 2009 il consenso era sceso al 7%. In Pakistan, il supporto per azione analoghe, che era al 41% nel 2004, è crollato quando le bombe hanno cominciato a cadere n elle città, raggiungendo il 5% nel 2009.In Giordania le prove sono ancora più evidenti. All’inizio del 2005 il sostegno era al 57%. Dopo che attentatori mandati da Abu Musab al Zarqawi uccisero 60 persone in tre hotel di Amman , inclusi molti invitati a un matrimonio, il sostegno si dimezzò per poi scendere ulteriormente al 12% nel 2009. La simpatia nei confronti di Bin Laden ha seguito la stessa china: in Indonesia e in Pakistan , in passato, era la maggioranza della popolazione a vederlo come un personaggio positivo. Oggi siamo , rispettivamente, al 25 e 18 per cento di supporter. Ciò ha chiaramente posto nuove sfide alla leadership di Al Qaeda. Aggravate dalle dichiarazioni di vari ex membri di spicco , tra cui almeno un fondatore che ha dichiarato in pubblico non solo che la strategia di Bin Laden era sbagliata, ma ha ripudiato complessivamente la violenza”

Insomma, la vede indebolita?

“Al Qaeda esiste da 20 anni , ormai. Sebbene altri attacchi spettacolari e sanguinosi siano possibili, forse anche improbabili, mi sembra invece improbabile che gli scopi originari dei fondatori saranno raggiunti. Perché? Al Qaeda ha rappresentato una forma alternativa di globalizzazione. Ma ciò ha provocato nelle popolazioni locali anti-occidentali un effetto di rifiuto simile. Anche loro, alla fine , sono apparsi stranieri”

madyur

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