Magazine Diario personale

Allattamento al seno....decisamente sopravvalutato

Da Annabella
Ancora prima di iniziare sottolineo che il titolo è ovviamente ed evidentemente provocatorio,non vorrei mai tirarmi addosso le ire di chiunque per questa mia idea.
Io non sono una pediatra, uno scienziato o una esperta pur che sia, sono solo una povera mamma che ha la sua esperienza da raccontare per consolare tutte quelle che hanno avuto i miei stessi problemi.
Preciso anche: non ho motivo di dubitare e anzi sono convinta che il latte materno sia il miglior nutrimento per i neonati.
Iniziamo questa storia: io ho vissuto la gravidanza e tutta la maternità in generale in modo molto...ingenuo, incosciente, con la più assoluta naturalezza.Ho vissuto giorno per giorno il mio nuovo corpo,la mia nuova me stessa e la nuova vita che stava crescendo senza farmi influenzare da quel mare di libri su cosa fare dove andare cosa pensare cosa sentire che si trovano in tutte le buone librerie. Per carità, sono stata tentata molte volte di fare una buona scorta di letture perché la paura dell'ignoto...fa paura!!cosa mi sta succedendo, come diventerò,cosa dovrò fare,come sarà il parto, come farò ad essere un buon genitore, come si tiene in mano un bambino,capirò se sta male, se ha fame.........sono le gettonatissime domande che assillano tutte le mamme nelle notti insonni quando il pancione non ti fa stare comoda o devi fare pipì ogni 5 minuti......
Ma alla fine ho trovato la mia filosofia, forse un pò rozza, ma efficace: le donne partoriscono e allevano i figli da millenni, se ci riuscivano bene o male loro che problemi dovrei avere io adesso con tutti gli aiuti che si possono avere ora?
Insomma tutto questo mi ha fatto arrivare al parto più o meno serena. Comunque ho frequentato un corso di stretching preparto, un po per uscire di casa e un po perché comunque trovo positivo confrontarsi con altre persone nella tua stessa situazione, che sia la gravidanza o qualunque altra cosa.
Bene proprio a questo corso un bel giorno l'ostetrica ci fa " quante di voi pensano di allattare al seno?"
Io sono rimasta stupita da quella domanda perché onestamente non mi è mai venuto in mente che una madre possa decidere di non allattare, se non ci sono motivi di altra natura ovviamente.
E lì parte lo spot promozionale: perché il atte materno è meglio, più sano, più adatto, sempre adeguato alle esigenze del bambino, sempre pronto, economico, fa bene a voi fa bene a lui, lo protegge dalle malattie, dall'obesità ecc..ecc..ecc..bisogna attaccarlo al seno subito,bisogna insistere,non vi dovete demoralizzare,fatelo per lui bla bla bla.....si rafforza il legame madre figlio ecc..ecc..
Io non ho potuto fare altro che prendere nota di tutti questi effetti positivi,peraltro sicuramente veri, e me ne sono tornata a casa più convinta che mai.
Poi mi sono capitate altre occasioni in cui lo spot promozionale è stato ripetuto pari pari.
Bene, arriviamo al grande giorno, il 20 novembre, con l'unica piccola pecca che sarebbe dovuto essere il 20 dicembre....è già la mia ranocchietta era un po impaziente e si è catapultata fuori alla prima occasione, ma non ho niente di cui lamentarmi visto che è stato un parto lampo.
Quindi tutto bene, lei nasce, controlli del caso e poi me la danno e finalmente la metto vicino al seno e lei si attacca.Le ostetriche dell'ospedale sono state stupende- ne approfitto per ringraziare tutte per il fantastico lavoro che hanno fatto- e mi hanno dato qualche piccolo consiglio sull'allattamento visto che lei si dimostrava un pò pigra ma io sono andata via di là serena e piena di speranza.
Se non che dopo 5 giorni, quando vado al primo controllo dal pediatra, la ranocchetta pesa ancora esattamente come quando è uscita dall'ospedale...." ma come signora non ha latte?" come no sono 2 giorni che mi devo fare bagni caldi e spugnature per toglierne perchè esplodo! " allora lei non si attacca?" come no sta lì delle ore e non sa che male dopo un pò!...insomma per farla breve la conclusione è stata: lei ha il latte, la bambina si attacca ma non ha abbastanza forza per farlo uscire.
SOLUZIONE: se lo tolga con il tiralatte e lo dia col biberon poi un pò alla volta provi a tornare a dargli il seno.
E qui inizia il mio incubo: ecco la mia giornata tipo.Lei mangiava regolare come un orologio svizzero ogni 3 ore, a me servivano 40-45 minuti per togliermi il latte, quello necessario per una poppata, perchè di più non ne veniva, a lei servivano 30-40 minuti per mangiare, poi il tempo per cambiarla e farla addormentare, poi bisognava lavare e sterilizzare tutto per il giro successivo poi.....mi andavano via più di 2 ore se ero fortunata e dopo 1 ora neanche lei tornava a piangere affamata.
Sono andata avanti così per circa 4 mesi, non potevo uscire perchè dove vai che fra vestirti e uscire è già ora di tornare a casa e prepararti a togliere il latte.Non ricevevo visite perchè non è carino fare entrare qualcuno e cacciarlo via dopo 15 minuti perchè mi vergognavo a farmi vedere da altri mentre mi toglievo il latte. Non sono mai riuscita a togliermi più latte di quello che a lei serviva per la poppata tanto che per capodanno mi ci sono voluti 3 giorni per fare un biberon in più da portarmi dietro perchè volevo a tutti i costi uscire di casa e andare a festeggiare con degli amici ma non volevo essere costretta a passare la mezzanotte con il tiralatte.
Non volevo darle del latte in polvere perchè le ostetriche mi avevano detto che poi correvo il rischio che non volesse più il mio perchè quello in polvere è più dolce e appetibile, non volevo smettere di darle il mio perchè tutti quegli spot pubblicitari mi avevano convinto che solo una cattiva madre avrebbe desistito.
Ho provato diverse volte a darle il seno ma lei non ne ha mai voluto sapere e anzi tutte le volte che ci provavo, visto che in sostanza lei non mangiava, poi me lo dovevo togliere col tiralatte ma non ne veniva e quindi lei saltava il pasto, quindi dopo qualche tentativo ho rinunciato.
Non sono caduta in depressione solo perchè lei era ed è tuttora il mio piccolo sole personale ma sono stati lo stesso mesi davvero bui.
Non mi sono goduta l'inizio della maternità, non l'ho vissuta serenamente ed ero piena di sensi di colpa perchè ogni giorno pensavo di smettere di darle il latte ma....visto che lo hai vuoi davvero negarle una cosa che ha così tanti vantaggi per lei????
Mi ha salvato lei perchè a 3 mesi e mezzo circa ha smesso la poppata di notte. Mangiava verso le 11 e poi dritto di filato fino alle 7 così io mi svegliavo con il seno pieno e la mattina riuscivo a togliermi 2 o 3 biberon da darle alle poppate successive. Ovviamente diminuendo il numero di volte in cui mi toglievo il latte progressivamente è iniziato a calare anche il latte che avevo così verso i 5 mesi ho iniziato a darle del latte in polvere e a 6 mesi ho smesso del tutto di darle il mio.
Sono rinata. Potere uscire ogni tanto, poter pensare a qualcosa di diverso che non fosse togliere il latte e sterilizzare tutto in tempo per il giro successivo, mi ha fatto vedere la maternità con occhi diversi e decisamente più felici.
Mi hanno fatto sentire in colpa......o meglio nessuno ha mai detto che una madre che non riesce a dare il proprio latte è una cattiva madre ma una donna che sta per partorire o che ha appena partorito, con tutto il mare di emozioni e cambiamenti che questo porta, ce lo può leggere tranquillamente......
Allora meglio dire mi sono sentita in colpa, mi sono rovinata i primi mesi della maternità ma nessuno ha sprecato una parola per convincermi del contrario, ma ora posso dire serenamente che allattare il proprio figlio è un gesto di amore infinito nei suoi confronti...se tutto procede liscio come l'olio, diversamente anche preparare un biberon di latte in polvere è un gesto di amore infinito e ci sono milioni di bambini che crescono solo con quello sani e forti come gli altri ( io sono una di quelli per esempio). Avrò un altro figlio, spero a brevissimo, e spero di poterlo allattare al seno, ma se ci sarà qualcosa che non va più che liscio ho già il barattolo a portata di mano.
Scrivo questo post nella speranza di alleviare i sensi di colpa di quelle mamme che hanno avuto i mie stessi problemi e di tranquillizzare le future mamme che stanno pensando a queste cose. In fin dei conti siamo solo donne,ci richiedono e richiediamo a noi stesse molto più impegno di quello che mettono i nostri colleghi uomini e non ci servono paranoie in più. L'allattamento è un momento stupendo della nostra vita che deve portare serenità e se ci causa un peso eccessivo esistono altre soluzioni altrettanto valide.
Questo è solo quello che penso io, per quanto può valere.

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