Magazine Salute e Benessere

Allenamento e sudore: la termoregolazione

Creato il 07 marzo 2011 da Marco Caggiati

Dedico questo post a Giuseppe che mi ha dato lo “spunto” per scrivere “due righe” sulla termoregolazione. Nella fattispecie, Giuseppe mi ha chiesto perchè, dopo l’allenamento e dopo aver fatto la doccia , continua a sudare come un  guerriero Masai inseguito da un leone….. :-)

Sarà capitato spesso anche a te, soprattutto d’estate e direi che è una cosa molto fastidiosa in quanto si “pezzano” immediatamente gli indumenti…

:-)

La causa di questo fastidioso “contrattempo” è unicamente la fretta…. e ora ti spiego il perchè!

Ti ricordo che “sudare” serve al nostro organismo per dissipare il calore in eccesso e mantenere la giusta temperatura corporea ed è assolutamente “fisiologico”. Grazie al sudore possiamo beneficiare di un effetto “doccia” in quanto aiuta a raffreddare la temperatura della cute e del sangue che scorre direttamente sotto ad essa (quando la temperatura corporea sale, il corpo reagisce tramite una vasodilatazione periferica, ovvero manda il sangue in periferia per far si che si raffreddi).

Sudiamo tutte le volte che la temperatura interna aumenta a causa della contrazione muscolare (gran parte dell’energia necessaria per contrarre i muscoli si perde in calore, purtroppo…) oppure a causa della temperatura esterna elevata.

Ciò che ti ho appena spiegato è noto “ai più”, ma perchè Giuseppe (e tanti altri come lui..

:-)
) continua a sudare anche dopo un’abbondante doccia che, in teoria, dovrebbe aiutarlo ad interrompere il processo di sudorazione, non lo è altrettanto.

Vediamo come si inesca il circolo vizioso che fa pezzare la camicia a Giuseppe….

:-)
e come evitarlo….

Giuseppe immagino si alleni in pausa pranzo, quando il tempo a disposizione è sempre troppo poco…, si cambia velocemente e inizia il suo allenamento di circa 1 ora.  Durante l’allenamento non si risparmia e il suo organismo inizia ad innescare il processo di sudorazione per raffreddare la temperatura interna.

L’ora di allenamento “vola” e (ci scommetto gli attributi……

:-)
) Giuseppe non dedica minimamente tempo al sacrosanto defaticamento (o all’inglese Warm-down) che tra le altre cose ha la funzione di far ritornare la temperatura interna ai valori iniziali…..

Immediatamente dopo l’ultima serie dell’ultimo esercizio, si guarda intorno, saluta e se ne va negli spogliatoi buttandosi sotto la doccia perchè deve anche mangiare qualcosina prima di tornare in ufficio. Sicuramente Giuseppe fa una doccia che percepisce come calda (perchè la famosa “doccia fredda” non piace a nessuno…..

:-)
) quindi sicuramente più calda della sua temperatura cutanea che è già più calda rispetto allo stato di riposo…..

Il “problema” risiede proprio qui….., l’acqua che dovrebbe aiutare Giuseppe a ridurre la temperatura interna in realtà non fa altro che aggravare la situazione. Giuseppe esce dalla doccia, si asciuga e dopo qualche secondo è ricoperto di piccole goccioline di sudore…., si riasciuga, si veste, e appena fuori dalla palestra si ritrova inzuppato di sudore come un savoiardo pocciato nel latte…..

:-)

Giuseppe continua a sudare perchè non lascia il fisologico tempo al proprio organismo per raffreddarsi…….., dannata fretta!!!

SOLUZIONI

Vediamo ora come evitare questo fastidioso effetto collaterale dell’allenamento……

Soluzione 1

La prima intuitiva e semplice soluzione è dedicare 10 minuti al defaticamento in cui eseguire blandi esercizi di stretching (blandi perchè lo stretching è tecnicamente una contrazione muscolare che, come accennato prima, produce calore) e passare gli ultimi 5 minuti sdraiati di schiena respirando profondamente.

In questo modo il cerchio dell’allenamento ideale si chiude (riscaldamento, fase centrale dell’allenamento e defaticamento).

Soluzione 2

A questo punto Giuseppe starà sicuramente pensando: “ci arrivavo anch’io da solo ad aspettare di smettere di sudare stando fermo………”

:-D
:-D
:-D
.

Caro Giuseppe non sottovalutarmi, ho una “chicca” da regalarti per evitare il defaticamento anche se ugualmente necessita di un pò di tempo. Quando hai finito la doccia (la parte in cui ti lavi per intenderci…) china il capo e fai si che l’acqua arrivi direttamente sulla nuca (ci sono i centri nervosi della termoregolazione) ed inizia gradualmente a ridurre la temperatura dell’acqua (per evitare lo schock emotivo dell’acqua fredda..

:-)
) fino a rimanere sotto la doccia con l’acqua completamente fredda. Più precisamente sposta di poco la leva del miscelatore fino a percepire un modesto cambio di temperatura (senti che l’acqua diventa fresca ma è sopportabile) e rimani così fino a quando senti che ti sei abituato alla nuova temperatura (non la percepisci più fredda). Ripeti poi il processo fino alla fine del range di movimento del miscelatore (tempo necessario circa 3/5 minuti).

Ovvio che la soluzione migliore sarebbe organizzare l’allenamento per riuscire a  fare un fisiologico defaticamento………..

Questo è quanto…., e da oggi mai più in ufficio con l’ascella pezzata!!!!!

:-)

Ciao, al prossimo articolo, e se vuoi approfondire l’argomento, non esitare a lasciarmi un commento.

P.S.: se ritieni l’articolo interessante pubblicalo sulla tua bacheca facebook o clicca su “mi piace” nell’apposito banner sulla tua destra.

Buon allenamento!


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog