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Allenamento per cosce e glutei: gli affondi

Creato il 29 ottobre 2012 da Marco Caggiati

AFFONDI A CORPO LIBERO

Oggi stavo facendo allenamento con un mio cliente in un parco pubblico di Parma, stavamo correndo e mi è “cascato l’occhio” su una donna che stava facendo degli “affondi”…, o meglio, pensava di fare degli affondi.., ma in realtà la sua era una “libera interpretazione” sull’argomento!!!

:-)

Non sono riuscito a togliergli gli occhi di dosso…, sicuramente lei avrà pensato: “ecco il solito marpione che mi sluma”

:-)

E’ stato più forte di me! Non potevo capacitarmi su come si potesse fare un allenamento più inefficace!!!!

:-(

L’istinto mi diceva di urlargli qualcosa tipo: smettila di fare così perchè è inutile!!!! Ma il rispetto per il mio cliente mi ha portato a proseguire la nostra corsa senza dire niente….

Tutti sanno che gli affondi sono un ottimo esercizio per tonificare le cosce e i glutei ma, come spesso accade…, in tanti “cascano” sulla corretta tecnica d’esecuzione rendendoli inefficaci!

Oggi voglio quindi farti un grande regalo spiegandoti come si eseguono correttamente gli affondi.

Ecco quali sono i “punti d’attenzione” fondamentali per far si che gli affondi diventino un’esercizio esplosivo per tonificare le tue gambe e i tuoi glutei!!!!!

Punto 1

L’ampiezza dell’affondo deve essere tale da creare circa due angoli di 90° di entrambe le ginocchia. Questa accortezza è fondamentale per far lavorare i muscoli delle cosce e dei glutei nella loro totalità. Per esempio i muscoli ischiocrurali (mucoli della parte posteriore della coscia) e i glutei lavorano percentualmente sempre di più man mano che l’angolo di flessione del ginocchio aumenta.

affondo 90°

 

Punto 2

Il ginocchio della gamba dietro deve sfiorare il terreno ad ogni ripetizione.

Punto 3

Il gionocchio della gamba avanti non deve mai andare oltre alla linea teorica che sale dall’inizio dei lacci della scarpa.

affondo ginocchio lacci

Punto 4

Il movimento di discesa deve essere sempre lento e controllato e rallentare gradualmente fino a sfiorare il terreno.

Punto 5

Il peso del corpo deve gravare prevalentemente sulla gamba davanti (quella dietro funge praticamente da “stampella”) e più precisamente sul tallone. Questa particolare attenzione serve per non sovraccaricare il tendine rotuleo e per far lavorare maggiormente i glutei e gli ischiocrurali (parte posteriore della coscia).

affondo tallone

Punto 6

I muscoli stabilizzatori del busto (addominali e paravertebrali) devono essere tenuti in tensione posturale per mantenere più facilmente l’equilibrio.

Punto 7

Il busto deve sempre rimanere eretto per evitare che l’estensione dei muscoli paravertebrali renda l’esercizio più semplice.

affondi busto

Per la cronaca…, la signora che ho visto al parco si stava dilettando in un affondo di 5/10°, fatto alla velocità “della luce”, estendendo il busto ad ogni ripetizione e appoggiando unicamente la punta del piede…… ARGHHHHHHHHH!!!!  Completamente INUTILE!!!

:-(

Per oggi è tutto, se vuoi approfondire l’argomento non esitare a lasciarmi un commento, sarò felice di risponderti!!

:-)

Ciao a presto!!

;-)


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