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"Ambrosia" di Deborah Fasola (Libro Aperto Edizioni)

Creato il 20 ottobre 2012 da Connie


Una bella immagine di Deborah: è una mamma orgogliosa e come hobby crea bijioux

 AUTORE: Deborah FasolaBIOGRAFIA: Deborah Fasola, classe ’78, è autrice, editor e consulente editoriale. Il suo esordio letterario avviene nel 2011 con la sua prima opera fantasy: Luna cremisi. In seguito ha pubblicato un altro romanzo e partecipato a molti concorsi letterari ottenendo buoni risultati. Dopo la laurea e il suo ingresso nel mondo del lavoro decide di ampliare i suoi orizzonti e comincia a dedicarsi all’editoria scrivendo, pubblicando le sue opere, collaborando come editor e consulente editoriali presso delle case editrici italiane e come articolista per alcune riviste del settore.
Ambrosia è la sua terza opera fantasy.
SITO: Deborah Fasola CONTATTI: [email protected]

TITOLO DELL’OPERA: Ambrosia – volume unico.TRAMA: Ambrosia è un’allieva di Jeet Kune Do, antica arte marziale e filosofia di vita e, insieme ai suoi compagni: ‘I Nove’, persevera sulla via dell’insegnamento e della disciplina. Ma quando il loro Maestro gli confida di aver perso la moglie per via di un essere sovrannaturale, per i ragazzi dell’Accademia tutto cambia. Quali nuovi pericoli si celano dietro questa rivelazione? Quanto c’è di vero nell’antica profezia divina e nell’eterno ritorno dell’identico? È follia visionaria o realtà?Sarà Ambrosia a doverlo scoprire, con il rischio di perdere la vita e anche il cuore.   CASA EDITRICE: Libro Aperto Edizioni ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2012GENERE: Paranormal romancePUBBLICO: adulti, ragazzi, giovani adulti.PAGINE: 234PREZZO: 14 euro cartaceo; 4,99 euro ebookREPERIBILE PRESSO: www.libroapertoedizioni.itRECENSIONE: Ambrosia è una discepola che segue gli insegnamenti di Jeet Kune Do,  imparando dal suo Maestro un’antica arte marziale nonché una profonda filosofia di vita. Un giorno il saggio Maestro racconta come abbia perso la moglie tempo prima, a causa di misteriosi esseri senza anima, e rivela loro che un’antica profezia sta per avverarsi…Ambrosia è un personaggio fantastico, vitale e fondamentale. Racconta la sua vita in prima persona, le sue amicizie dentro la Scuola (finalmente un ambiente in cui i ragazzi sono amici, diversamente dalla maggior parte degli urban fantasy), le sue esperienze di combattimento.Il Jeet Kune Do è l’antica arte resa famosa da Bruce Lee, e in Italia sono davvero pochi a praticarla, preferendo il karate e il Kung Fu. “Ambrosia” è un libro davvero molto bello e appassionante, approvo la scelta dell’autrice di ambientare la storia in Italia, e di aver scelto nomi italiani per i personaggi: sinceramente non ho mai apprezzato molto gli urban fantasy in cui tutti i personaggi hanno improbabili nomi stranieri anche se vivono a Roma…Una cosa che non ho gradito (ma non così tanto alla fine) è stato il tempo presente usato nella narrazione, ma forse è dovuto al fatto che io personalmente preferisco il passato remoto. Forse la narrazione al passato avrebbe dato meno leggerezza alla storia e più pathos, ma anche in questo modo la storia regge.Deborah descrive scene dettagliate con estrema attenzione, tanto che sembra davvero una storia vera sebbene sia un paranormal. Consiglio questo libro ai giovani adulti, come esemplare tipico del genere. Un romanzo da leggere assolutamente, scritto benissimo, che vi farà rimanere entusiasti.

Ambrosia utilizza il Jeet Kune Do, la stessa tecnica usata da Beatrix in "Kill Bill", in omaggio al maestro Bruce Lee (anche io possiedo questa identica tuta gialla a strisce nere, tra l'altro :) ma il mio karate è quello di Kung Fu Panda .....)

 INTERVISTA STANDARD A DEBORAH FASOLA1.   Ciao e benvenuto sul mio blog; ci parli un po’ di te, non come autore ma come persona?Ciao e grazie di avermi ospitato qui, ne sono onorata! Credo di essere una persona come tante pur nella mia soggettività. Sono una moglie e una mamma prima di tutto, felice e fiera di questo ruolo che sicuramente ha cambiato e forgiato ogni lato del mio carattere, anche i più spigolosi, insegnandomi ad amare.Sono un’editor e lavoro per una casa editrice e un’agenzia letteraria, questo perché di solito quando abbraccio una passione, lo faccio a trecentosessanta gradi.Ho tanti difetti e qualche pregio ma senza dubbio sono una grande sognatrice; senza i sogni non potrei vivere e forse questo è uno dei motivi per cui scrivo: inseguo un sogno, sognando di mondi magici al contempo.Ho dei principi saldi nella mia vita e costantemente lotto per mantenerli tali, sono una persona tranquilla che crede ancora che il sorriso possa far nascere molti sorrisi intorno a lei.2.   Quando e come è nata la tua passione per la scrittura?La mia passione per la scrittura arriva da lontano ed è nata da quella per la lettura. Avevo quattordici anni quando dopo l’ennesimo travolgente libro mi sono detta: “Ma sì, perché non provare a scrivere?” E da quel momento qualcosa è scattato e ho iniziato davvero a farlo. Ho scritto alcuni romanzetti in quegli anni di scuola, tutte cose assurde e senza capo né coda, ma pian piano ho trovato la giusta dimensione e ho cominciato a scrivere qualcosa che mi piacesse di più. All’oggi è uno dei pochi hobby che mi concedo, la più solida passione che io abbia mai avuto senza dubbio.3.   Oltre alla scrittura, quali sono i tuoi interessi?Leggo molto, creo oggetti con il fimo – accessori e bijoux per lo più – e soprattutto sono mamma e moglie e a tempo pieno, queste ultime cose le metto felicemente negli hobby perché amo moltissimo il mio ruolo in famiglia.
4.   I tuoi libri e autori preferiti?Sono tanti, alcuni hanno lasciato un segno indelebile, altri hanno fatto da ponte dentro di me e mi hanno ricongiunto a tanti parti della mia essenza. Sembrerà assurdo ma “Il piccolo Principe” rappresenta tutt’oggi uno dei libri più importanti per me, nonché ancora uno dei preferiti.
5.   Come è nata l’idea per il tuo romanzo?L’idea è arrivata da un sogno: ho sognato il mio personaggio maschile che mi raccontava, piangendo, la sua storia. Io lo ascoltavo e alla fine mi dava un bacio sulla fronte. Chiaramente non ricordavo al risveglio tutta la storia, così l’ho inventata per lui. Chi leggerà il mio libro comprenderà perché una storia narrata da un personaggio come lui, ha meritato di essere – a modo mio – raccontata.
6.   A cosa ti sei ispirato per descrivere i tuoi personaggi? C’è qualcuno di loro che ti rispecchia più degli altri, o al quale ti senti più legato? Perché?Vista la premessa fatta nella precedente domanda, rispondo che è stato anche in questo caso il sogno a ispirarmi. Ho ricercato dentro di me la loro immagine, li ho conosciuti prima di cominciare a scrivere di loro, non ho dovuto ispirarmi a persone reali o a personaggi letti né visti, erano lì, da qualche parte dentro di me che mi attendevano. Ho soltanto dovuto incontrare ciascuno di loro a metà strada.Come dico anche nei ringraziamenti a fine libro, in ciascuno di loro ho “seminato” una parte di me, sono legatissima a tutti ma la protagonista, Ambrosia, è la parte più importante di me, mi somiglia, la sento mia più di qualsiasi altro personaggio mai creato; ognuno di loro porta con sé alcune mie paure, i miei problemi frammentati, le mie passioni. Per questo mi sento molto vicina a tutto il panorama di personaggi che presento.
7.   Qual è il messaggio che hai voluto lasciare ai lettori?A dire il vero sono molti, il più importante resta quello dell’amore che sopravvive, l’amore che resiste, che lotta contro ogni istituzione, che si erge a unica conoscenza anche contro chi vorrebbe farlo morire, che dice che amando niente è peccato se si è consapevoli del cuore che si porta con sé. Passando per sentimenti umani molto importanti come l’amicizia, la fratellanza e la lealtà verso chi si ha accanto, anche il tema del destino e quello dell’inevitabilità ne fanno a cornice. Ma in definitiva questo libro è soprattutto per chi sa resistere e crede che l’amore, nonostante tutte le brutture della vita e le continue prove che questa ci sottopone, sia più forte comunque.8.   Puoi descrivere brevemente il tuo percorso di autore e le tue esperienze?Le mie esperienze fino a oggi sono state un po’ spiazzanti, non ho mai trovato la mia “giusta dimensione editoriale” che spero di aver raccolto ora. Molte volte ho incontrato fregature – seppur io abbia sempre pubblicato gratuitamente, ci tengo a precisarlo – sia come autrice sia come editor, ma sono sicura che questo sia il momento del mio riscatto in mezzo a una realtà editoriale sana, la Libro Aperto Edizioni, che senza dubbio sta già facendo la differenza, da realtà gratuita e indipendente mi ha mostrato che anche in editoria si possono trovare perle rare, non solo dal punto di vista professionale ma anche umano.
9.   Cosa ne pensi del panorama letterario odierno? Cosa vorresti dire agli autori esordienti che non hanno ancora pubblicato?Direi loro di non avere fretta, di non pensare che scrivere significhi solo pubblicare, di essere oggettivi e comprendere quando è il caso di sperare e quando invece di rimboccarsi le maniche e proseguire a tentare. Il panorama letterario italiano è davvero complicato, da grande sostenitrice dell’editoria sana sono contro qualsiasi forma di editori a pagamento, per questo mi sento di dire agli autori di credere nel loro lavoro e non svenderlo mai: se vale verrà pubblicato e notato, se vale vedrà la luce.
Al giorno d’oggi ci sono fin troppi editori nati soltanto per fare soldi, ai quali non importa né delle Opere né degli autori ma ancora meno della cultura e della letteratura. Quelle sono le realtà che andrebbero evitate, che se messe da parte forse porterebbero l’editoria nostrana a tornare agli antichi splendori.
10.  Quali sono i tuoi progetti futuri? Qualche anticipazione sulle tue pubblicazioni?Al momento ho tre libri “nel cassetto” finiti e in attesa del loro momento, dell’inizio del loro viaggio. Quando verrà il tempo, comincerò ad occuparmi di loro. Negli anni ho scritto davvero molto e ho alcune opere terminate, ma per il momento le lascio macerare dove sono, chissà, forse un giorno… intanto sogno di scrivere un horror, da scribacchina di fantastico mi piacerebbe molto cimentarmi in un genere che amo così tanto.Ovviamente mi auguro allo stesso modo che Ambrosia possa trovare il suo posto nel cuore dei lettori o di chi vorrà leggermi, quindi al momento sarà a questo romanzo che mi dedicherò maggiormente e con tutta la passione che possiedo.
Grazie Deborah, e in bocca al lupo per Ambrosia!

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