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Ammutinamento

Da Contofinoa3
Mi domando da ieri se il termine è corretto. Treccani.it scrive:
Ammutinamento
Vocabolario on line ammutinaménto s. m. [der. di ammutinarsi]. – In senso generico, rifiuto di obbedire agli ordini superiori, opposto da militari, membri di un equipaggio, prigionieri, detenuti, con o senza previo accordo ma sempre in forma collettiva: fare a. o un a.; l’adella ciurma. Secondo il codice militare, si ha reato di a. quando dei militari, in numero di quattro o più, rifiutano, omettono o ritardano di obbedire a un ordine del superiore, oppure persistono nel presentare, a voce o per iscritto, una domanda, un esposto o un reclamo; secondo il codice navale, il reato consiste nella disobbedienza, collettiva o previo accordo, a un ordine del comandante, o nell’abbandonarsi collettivamente a una manifestazione tumultuosa, da parte di almeno un terzo dell’equipaggio. In usi fig. e scherz.: ma questo è un a.!, quando dipendenti, studenti, figli, ecc., si mostrano vivacemente concordi in una protesta, in una contestazione, nel voler ottenere concessioni, nel rifiuto di obbedire agli ordini, e sim.
Ecco, posso affermare senza alcun dubbio che il termine è corretto. Da venerdì tardo pomeriggio a casa nostra c'è stato un ammutinamento. Ed è perdurato sino a ieri; insomma, un fine settimana di merda! Quando Danilo va a lavorare a Bologna, lo è quasi sempre; intanto perché le mamme sono meno brave dei papà e poi perché le mamme si occupano di bucato, a volte spesa, riordino, pseudo pulizia e, ciliegina, compiti. Oltre questi "si deve" (quando più quando meno, si intende), ci sono i "vogliamo-vorremmo": giocare, riposare, stare insieme, fare cose belle. L'insieme diventa difficilmente realizzabile. Venerdì sera gli adulti hanno a tavolino studiato una contromossa: sciopero! Abbiamo scioperato... Dopo due ore abbondanti in cui il suono della nostra voce è stato ignorato, lavati i denti (unica cosa su cui agisco con la forza), li abbiamo salutati dicendo: "Fate ciò che ritenete meglio, noi andiamo a dormire. Sapete dove è il gabinetto per fare pipì, se volete, e sapete dove è il vostro letto". Franci dopo dieci minuti dormiva, Davide ha battuto la sua bottiglia sul letto per una mezzora e poi si è addormentato. Chiara e Ale sino alle 23 hanno urlato, cantato a alta voce, provocato in un modo che non so descrivere.  Temendo una ribellione anche da parte dei vicini, alle 23.10 ci siamo arresi e con una sgridata ben assestata si sono addormentati.  Il sabato è andato in modo analogo; il poco dormire (nei giorni di festa gareggiano per chi arriva prima nel lettone) ha peggiorato il tutto. Come se non esistessi.  Poche le eccezioni, come la colazione. Dopo averli chiamati tre volte, mi sono seduta e ho iniziato a mangiare... Apriti cielo! Non l'avessi mai fatto... Così per una mezzora è durata la pace... Per il resto, mediamente un incubo. Si resiste solo quando a comandare sono loro. La chiamano la gang gemellare... E, nel nostro caso, a volte si unisce anche Francesco. Il quale, ammetto, sabato è stato bravo. Dopo avergli spiegato che avrei scioperato anche per i suoi compiti, si è autogestito i tempi ed è stato abbastanza capace di organizzarsi. Ci fosse ancora il Progetto Gemelli a cui rivolgersi, una capatina ce la faremmo volentieri. Perché io e Danilo siamo abbastanza coesi e dunque molto raramente andiamo in contraddizione; siamo determinati e non cediamo sulle decisioni... A volte, forse, siamo troppo severi ma proviamo a chiedere scusa... Insieme sono forti! E, come ci dicevamo ieri, dobbiamo scovare altra strategia... che non sia separarli (uno va con mamma, l'altro con babbo, l'altro con la nonna, l'altro con Giovanna ecc...). La separazione fa bene a tutti, noi compresi e soprattutto a Franci; non può essere però un modo per vivere.

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