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Amore, di Isabel Allende: la recensione

Creato il 05 ottobre 2013 da Postpopuli @PostPopuli

di Claudia Boddi

Amore, di Isabel Allende: la recensione

“Amore” di Isabel Allende è un libro fresco da leggere, sorridendo incuriositi e, al tempo stesso, imbarazzati dai racconti erotici che la scrittrice questa volta propone. L’ultima sua fatica infatti è un riassunto delle pagine d’amore e sesso che compaiono in tutte le sue opere. Sulla terza di copertina viene riportato che sono le sue pagine migliori: senza essere ingenerosi con il resto della sua produzione – tutta di elevatissimo livello stilistico e narrativo –, le storie qui raccontate sono senza dubbio molto divertenti, invogliando anche a leggere i libri citati per intero.

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foto culturaeculture.it

All’interno di “Amore” appaiono infatti personaggi mai dimenticati come Clara de “La casa degli spiriti”, Inès e Pedro de Valdivia di “Inés dell’anima mia”, Francisco e Irene di “D’amore e d’ombra”, lei stessa e William C. Gordon da “La somma de giorni” e molti altri ancora. Interessante anche l’idea di suddividere gli episodi non per capitoli ma per tipologie d’amore. Si parte quindi dall’amore ardente e appassionato e, passando per il rapporto tra eros e umorismo e per gli amori contrariati, si approda al sentimento duraturo e a quello della maturità. Scanzonate anche le vivaci introduzioni scritte dalla stessa Allende che riportano attraverso la sua viva voce, le esperienze che lei ha vissuto in merito al tipo di emozione di cui andrà a trattare il capitoletto successivo.

Quello che rimane dei suoi libri è – come sempre – un chiaro sapore di autenticità che è anche quello che fa sì che il pubblico mondiale la continui a seguire da così tanti anni e con tale partecipazione. Lo stile quasi colloquiale – che cela sempre gradi doti narrative – e la frivolezza degli aneddoti raccontati trasformano “Amore” in qualcosa di molto simile a una piacevole chiacchierata con un’amica.

Un libro da leggere, per una volta finalmente senza pensare, lasciando libera anche la fantasia di svolazzare ovunque voglia; regioni del desiderio comprese!

La gelosia: “La donna acchiappò la sua preda nel cortile. Il cugino aveva mezza banana in mano e stava masticando l’altra metà, una barba di due giorni gli rabbuiava il viso e sudava perché faceva caldo ed era la notte della sua capitolazione.” (da Eva Luna)

La passione: “Muti ci guardammo per un’eternità senza riuscire a distogliere gli occhi. Anche se la notte era fredda, la pelle mi bruciava e un filo di sudore mi correva lungo la schiena. So che anche lui era scosso dalla stessa tempesta, perché l’aria nella stanza divenne densa.” (da Inés dell’anima mia)

Amori contrariati: “Facemmo l’amore nel modo violento e feroce che avevo quasi dimenticato a forza di navigare nel veliero delle acque della seta azzurra. In quel disordine di cuscini e di lenzuola, stretti nella viva nudità del desiderio, avvinghiandoci sino a smarrirci […]” (da La casa degli spiriti)

Nella maturità: “Come due ciechi, ci tocchiamo, ci odoriamo, percepiamo la presenza dell’altro come si sente l’aria”[…] “Con il naso sul collo ringraziai la fortuna di essere incappata per caso nell’amore che dopo tanti anni conservava ancora intatto il suo splendore” (da La somma dei giorni)

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