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Angelina Jolie, o l’arte di annientarsi.

Creato il 19 maggio 2013 da Emilia48

TIME Magazine Cover, May 27, 2013

 

La notizia è talmente scioccante che Time le ha dedicato una copertina. Quale notizia? Che l’icona della bellezza femminile, la cui grazia si riflette nel cognome, la donna che molti portano a pietra di paragone, si è volontariamente mutilata entrambi i seni dopo che il risultato di un test che indicherebbe la presenza di un gene che predispone al tumore al seno è risultato positivo. Jolie NON ha il cancro al seno. Solo potrebbe svilupparlo. E’ perfettamente sana. Dunque siamo nel campo delle ipotesi. Eppure questo non le ha impedito di sottoporsi a una mastectomia bilaterale, riducendo di molto (ma non annullando, si badi) il rischio di un futuro cancro. E non è la sola, perché pare che negli USA il 36% delle donne che risultano positive alla presenza del gene che potrebbe predisporle al cancro opta per la mastectomia bilaterale! Anche se molti medici suggeriscono che sono sufficienti visite ed esami regolari di prevenzione. E di recente anche un’altra giovanissima e bellissima concorrente di Miss America, Allyn Rose, ha annunciato che farà la stessa cosa.

Ma la Jolie non si ferma qui. Progetta già di togliersi anche le ovaie, perché quel gene può predisporre anche al tumore alle ovaie. Non c’è dubbio che l’aver perso la madre e la nonna per questo motivo possa spaventarla, ma i test di prevenzione ora sono molto efficaci. Il fatto è che questo massacro del corpo femminile in nome di una supposta prevenzione pare sia sempre più diffuso in America. E in costante crescita è il numero delle giovani donne che si sottopongono a queste pratiche da macelleria. E la cosa è agghiacciante.

In passato la Jolie non ha risparmiato operazioni di chirurgia estetica, imbottendosi di silicone e botulino, il che non le è parso pericoloso, dunque già ha – come molte donne del resto – sfregiato il proprio corpo in nome di una perfezione che, ad ogni modo, non è di questo mondo. Ma lo spietato mondo dello show-biz si sa non fa sconti. Ora però la faccenda è diversa. Non per rimanere sulla cresta dell’onda, non per mantenere una bellezza che perfino in lei sfiorisce, ma per anticipare un possibile rischio. Come ha potuto? Io credo che, se il corpo non è più avvertito come parte integrante e inscindibile  dell’unità che noi siamo, se possiamo pensare di manipolarlo senza motivo, solo per farne merce, allora non parrà strano o tremendo mutilarlo. Compiendo cioè un’azione che è esattamente l’opposto di quello che asseriamo di voler fare. Lo aggrediamo, lo trattiamo come un pezzo di materia inerte, lo allontaniamo da noi, ne facciamo merce. Il corpo è oggetto e, come tale, separato da noi. Che in occidente e in questo momento storico il corpo sia un mezzo e non un soggetto è cosa già saputa e ciò ha portato a tutta una serie di  conseguenze che vanno dall’incapacità di coniugare affetti ed emozioni alle sensazioni (si confonde l’attrazione con l’amore, con tutti i danni che ne derivano), alle manipolazioni in nome di un modello standard imposto, alla sempre maggiore diffusione dei disturbi alimentari, ai maltrattamenti e alle violenze sull’altro da sé ecc.

Ormai la medicina – certa medicina – è arrivata a superare limiti ed è fuori da ogni controllo. Sappiamo che molti chirurghi eseguono isterectomie totali e mastectomie del tutto inutili e in questo denunciano un odio e un disprezzo per il corpo della donna che non ha nulla da invidiare alle pratiche contro le “streghe” della Santa Inquisizione. Ma ora una donna che ha fatto della bellezza la sua fortuna arriva a farsi mutilare orrendamente, a farsi sfregiare il corpo solo perché dei test, la cui validità è ancora in dubbio, le hanno detto che “potrebbe” essere a rischio di cancro al seno…. chirurghi che si prestano, come i medici nazisti dei campi di concentramento, a fare esperimenti sul corpo femminile e donne, a cui è stato fatto un lavaggio del cervello, accettano felicemente di farsi svuotare, mutilare, privare della parte più essenziale della femminilità.  Ed è solo perché a farlo è una diva di questa notorietà, solo perché anche lei si è mutilata, che la notizia è tale. Non che negli USA siano ormai migliaia le donne che si immolano a una medicina mostruosa e disumanizzata. E’ il segno di un’involuzione, di un regresso femminile. Come se serpeggiasse una sorta di taciuto senso di colpa che si traduce in un volontario sacrificio della propria carne.

(C)2013 by Francesca Diano RIPRODUZIONE RISERVATA



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