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Anna

Creato il 04 dicembre 2011 da Drittorovescio
ANNA
Anna era pronta per uscire. Dentro casa si sentiva soffocare, aveva bisogno di stare all'aria aperta e decise che nulla sarebbe stato meglio che rifugiarsi nel suo luogo prediletto. Arrivarci sarebbe stato semplice, pochi minuti  in macchina percorrendo una strada che amava percorrere in tutte le stagioni. Il breve percorso le avrebbe permesso di rilassarsi guidando e di pensare con calma. In fondo aveva bisogno solo di quello, era tranquilla ma era soprattutto felice.
La vita le stava regalando davvero molto, pensò, ammirando i colori del verde che ancora resisteva e a tratti brillava sotto i raggi di sole ancora tiepidi. Non c'era traffico e poteva permettersi anche di guardarsi in giro, pur rimanendo concentrata.
Quando arrivò, parcheggiò comodamente in modo da non dover fare manovre strane all'uscita, scese dalla macchina e si avviò in quell'angolo di paradiso dove a quell'ora non c'era nessuno.
Il mare era calmo, di un azzurro-verde favoloso, la sabbia ancora umida e le piccole dune resistevano con le piante pioniere, nonostante il recente passaggio di masse di turisti. Anna amava quegli scorci di micro-ambienti particolari.
Del resto aveva dovuto imparare ad amare tutte le piccole cose della vita, perchè non era stato facile sopravvivere a certe batoste. Quando aveva capito che non si sarebbe potuta permettere grandi traguardi, decise che le bastavano quelli più facili, che si sarebbe accontentata di proseguire passo dopo passo per provare ad arrivare a mete più lontane.  Sognava in grande, quello sì, non  aveva mai smesso di farlo, ma per lei era fondamentale trovare ogni giorno qualcosa di positivo per continuare.
Era stata anche fortunata perchè effettivamente alla fine di ogni giornata aveva sempre potuto dire che aveva dato il massimo ed in compenso aveva ottenuto un motivo positivo per affrontare l'indomani.
Poi, si era aperto il suo cassetto dei sogni.
Ce n'erano tanti dentro, grandi e piccoli, insieme a tutto il suo bagaglio di ricordi. Qualcuno accantonato per scelta, altri per senso del dovere ed altri ancora perchè costretta dalle situazioni. Il cassetto era stracolmo e qualcosa cominciò ad uscire.
Anna dapprima si oppose e tentò di ricacciarli dentro, ma stavolta non c'era verso di farli rientrare e fu piacevolmente costretta a rivederli.
Quel giorno capì che avrebbe potuto riprenderli, cercare almeno di provare a fare qualcosa per lei, solo per lei, per la prima volta nella vita si rese conto che doveva  diventare importante per sè stessa. Era una cosa che non aveva mai preso in considerazione, ma ora le sembrava una priorità.
Fu così che cominciò. La prima cosa da fare era rimettere insieme i vari cocci della sua vita, recuperare certe briciole che ora apparivano importanti.
Non fu semplicissimo ma con la sua caparbietà ottenne buoni risultati, ma accadde molto di più.
Tra tanti ritorni apparve nella sua vita qualcuno che entrò in punta di piedi e molto, molto in fretta acquistò un'importanza enorme dando colore al quotidiano, ma soprattutto insegnandole a volare, a volare alto.
Anna si fidò immediatamente del suo istinto, sapeva che era giusto così, perchè da sempre era un'istintiva e quando qualcuno le piaceva a pelle non sbagliava.
Era sicura anche adesso e si lasciò avvolgere dalla situazione, mettendoci un impegno che forse non aveva mai  usato nel lasciarsi andare con rispetto, fiducia e sincerità, senza  maschere di alcun tipo.
Aveva permesso che qualcuno le leggesse dentro, scavando dentro la sua anima. A volte faceva male ma lei sapeva che era necessario, perchè nessuno si era mai preoccupato di trattarla così. Non la voleva diversa, andava bene così com'era con tutto il suo bagaglio di paure, con i suoi timori, con la sua voglia di vivere ed i suoi sogni.  Anna stava benissimo così ma non riusciva a dirlo.
Lei che amava da sempre usare tutte le parole possibili, stavolta non le trovava con la solita facilità. Ogni tanto si perdeva anche perchè spesso veniva anticipata di un soffio persino sulle sensazioni da un interlocutore che dapprima considerò solo molto attento, ma che ben presto capì essere molto affine di pensiero.
A questo punto sapeva che le sensazioni erano le stesse, che stavano nella stessa dimensione di intesa mentale ed emozionale. Una dimensione straordinariamente difficile da raggiungere.
Una situazione del tutto nuova per Anna, che l'aveva sempre sognata, a volte rincorsa ma mai trovata con nessun' altra persona prima. Voleva più di ogni cosa esprimere tutto quello che provava dentro, ma non ce l'aveva  fatta finora e il suo traguardo più immediato era diventato quello.
Forse doveva solo aspettare il  momento giusto, ma non sapeva se mai avesse saputo riconoscere quell'attimo particolare che magari non si sarebbe più ripresentato. Ed aveva paura che non sarebbe mai riuscita a farlo e questo la faceva sentire a disagio perchè sapeva che  una cosa così splendida meritava di essere espressa esplicitamente senza timore.
Lo sguardo di Anna fu catturato dall'orizzonte. Lontano, sembrava che il cielo avvolgesse il mare in uno di quegli abbracci lunghissimi, morbidi e confortanti tanto da diventare un tutt'uno.
Pensò che forse non c'era bisogno di altre parole, bastava leggere tra le righe di quelle già dette.
Nel dubbio però ci avrebbe provato lo stesso, ci avrebbe provato...

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