Anni ruggenti

E’ del 1925 il Grande Gatsby, romanzo di Francis Scott Fitzgerald, ed è del 2013 il film di Baz Luhrmann che uscirà nelle sale italiane proprio domani, con Leonardo di Caprio nel ruolo del protagonista. I ruggenti anni ’20, l’epoca del proibizionismo e delle flapper girl ritorna più incipiente che mai, con le contraddizioni della sua epoca e i parallelismi con la nostra.

Se giuria e pubblico di Cannes non hanno apprezzato molto la realizzazione del film, grande risalto ha avuto la bravura di di Caprio che sa attestarsi sempre una spanna sopra gli altri attori. Carey Mulligan un po’ scialba ma trucco e parrucco si sa, fanno miracoli, ed ecco quindi che vien fuori una flapper girl degna di nota: capelli a la garconne, trucco scuro fumé accentuato con sopracciglia sottili e spioventi e labbra rosse a cuore.

Piume su una fascia che circonda la fronte, frange e mezzo tacco con il cinturino faranno il resto. Il completamento perfetto rimane il boa di piume di struzzo e il favoloso bocchino che incornicia la sigaretta. Perle a profusione guanti e catenelle chiuderanno il cerchio della moda anni ’20 da copiare per eventuali feste a tema.

Di quell’epoca va sottolineata ed enfatizzata la voglia di uscire dai cliché di una vita formale e preimpostata, nella quale poi comunque l’americano cadrà inesorabilmente negli anni ’50 portandosi dietro nevrosi e convenzioni che saranno la base dei manuali della psicologia d’oltreoceano.

Negli anni ‘20 charleston, jazz e frange lasciano scoperte le ginocchia e sdoganano la donna dandole più libertà di quella che si vedrà concessa nei decenni a seguire, e proprio il grande Gatsby rappresenta, incarna e rispecchia l’uomo in crisi del primo ventennio, a contatto con forti cambiamenti sociali e di costume.