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Ansia da recessione e depressione il male del 2012

Da Psicoterapeutico
Due imprenditori in Sicilia, un agricoltore nelle Marche, un pensionato a Bari. Vite e storie diverse, ma per tutti lo stesso cupo finale: tra Capodanno e i primi giorni di quest’anno si sono tolti la vita, colpiti dalla crisi, piegati dal peso dei debiti, spezzati dall’ansia di non farcela, consumati dalla disperazione.Ansia da recessione e depressione il male del 2012Amici e parenti dicono che fossero «ossessionato dalla crisi», un’ansia che è cresciuta alla fine dell’anno, trasformandosi in paura. Paura di non farcela ad attraversare indenne quel 2012 in odore di recessione. Paura forse irrazionale, ma incontrollabile. E fatale. La stessa angoscia che ha travolto un pensionato che tra Natale e Capodanno ha trovato nella cassetta delle lettere, tra le cartoline d’auguri, una missiva dell’Inps che gli chiedeva di restituire 5mila euro in rate mensili da 50. Per lui, che di pensione intascava appena 700 euro al mese, quel piccolo debito è diventato un tarlo capace di corroderlo e di togliergli il sonno, tanto da lanciarsi nel vuoto il primo di gennaio scorso.Negli ultimi mesi in tanti, in troppi, tra la fatica e l’ansia di tirare la cinghia o la morte hanno scelto la seconda opzione. Anche quando a schiacciarli non erano solo i debiti, ma paradossalmente, crediti con la pubblica amministrazione impossibili da riscuotere.Storie disperate di persone in cerca di aiuto, sostegno non solo materiale ma anche psicologico, finite in modo tragico

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