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Ansia di approcciare e paura del rifiuto: come approcciare le donne parte seconda

Da Vgiandomenico @singleitaly

Come approcciare una donna: parte prima.

Cos’è che ti blocca quando vuoi approcciare una donna?

Cos’è che ti manda in panico e non ti fa ragionare e fa fallire miseramente la tua voglia di approcciare una donna ?

Perché quando vedi un gruppo di belle donne sole freni il tuo istinto e resti fermo invece di andare e fare quello che il tuo essere maschio ti grida di fare?

Abbiamo già detto delle mille scuse che l’uomo è in grado di raccontarsi per giustificare il suo fallimento almeno nel provare ad approcciare una donna sola , ma, guardando attentamente, cos’è davvero che ti impedisce di farlo?

 I fattori che entrano in gioco sono due:

  • ansia di approcciare una donna;
  • paura del rifiuto.

 Andiamo all’essenza, tuffiamoci dentro queste sensazioni-emozioni.

All’inizio, ormai quindici anni fa, prima che cominciassi a masticare di crescita personale e PNL, ero esattamente come te. Conosco bene di quella sensazione che ti attanaglia lo stomaco prima di approcciare una donna. Conosco bene il rossore del viso, il cuore che pompa più forte, l’essere in guerra con te stesso tutti i santi week end, quando si esce per locali armati della speranza di cuccare e raccontandosi la solita favola: “Stasera sarà diverso, stasera rimorchio!”.

Conosco bene cosa significhi vedere gli altri approcciare e riuscire, invidiarli, restare in disparte e incavolarsi con se stessi.

Conosco bene cosa significhi aspettare ancora, vedere se quella sera succede il “miracolo dell’approccio!”, darsi ancora cinque, dieci minuti, mezz’ora.

 Conosco bene cosa significa tornare in macchina con i tuoi amici in estasi per aver avuto il numero di telefono della tipa che volevano approcciare e ci sono riusciti, sentire l’altro che addirittura ha concluso e restare li, immerso del tuoi ma, nei tuoi perché e nei tuoi sarà.

Conosco bene la sensazione di avere un problema, quello dell’approcciare una donna sola, e non sapere da che parte iniziare per risolverlo.

 Il punto è, sai quando davvero non ne puoi più? Quando ne hai le scatole piene! C’è nella vita di ogni uomo un momento, un attimo in cui nella testa scatta un click! Quell’attimo si ha solitamente , come detto nell’enneagramma di Alexander , quando succede l’inaspettato, solitamente in negativo, e si scatena dentro di te quella forza che tutti abbiamo dentro ma che resta li celata.

 Quello che successe a me è immaginabile, la solita delusione e l’incavolatura più grossa che mi ha fatto dire basta, ma tu devi per forza aspettare che questo accada per iniziare ad approcciare una donna sola e a fare quello per cui madre natura ti ha chiamato in seno ai concetti di riproduzione e sopravvivenza? Devi per forza attende che accada di prendere la botta nei denti più forte che tu possa mai immaginare per affrontare le tue paure e sconfiggerle?

 La risposta è no!

Approcciare una donna sola, almeno all’inizio, produce uno sforzo interessante. Nessuno ha appreso il come si fa dalla nascita.

Fin da bambini il mondo maschile e il mondo femminile sono volutamente divisi e separati per permettere di costruire due entità caratteriali distinte. L’uomo è dare, la donna ricevere, l’uomo è azione, la donna è luce, all’uomo spettano determinati compiti alla donna altri. La saggezza di madre natura, in tal senso, è inopinionabile,  il cambiamento genera tensione e l’approcciare una donna genera stress.

L’uomo inizia a sentire la necessità della donna e la voglia di instaurare rapporti con lei. Se questo avviene naturalmente, spesso per un discorso chimico e perché semplicemente l’uomo rispecchia quelli che sono i canoni estetici di bellezza dell’ambiente in cui vive, si pensi ad esempio ai canoni della Sezione Aurea (a+b) : a = a : b = b : (a-b) e del rapporto 1,6180 usati dallo stesso Leonardo Da Vinci per la costruzione del suo Uomo vitruviano, per l’uomo è tutto semplice. Spesso è la stessa donna che lo sceglie.

Se questo non accade, ed è sovente che succeda, l’uomo deve imparare ad affinare le proprie tecniche ed acquisire competenza ed esperienza in materia di approccio.

Il punto è, se la prima volta ti sei visto “superare” alla grande da quello che era considerato il più figo della classe, se la prima volta sei stato rifiutato pensando che fosse una passeggiata approcciare una donna invece hai capito che per te non era affatto semplice, se le donne non cadono ai tuoi piedi perché non sei l’adone che tutte vogliono, e, soprattutto, se questo è successo più e più volte, non solo diventi insicuro ma, spesso, eviti volontariamente di cimentarti nell’atto di approcciare le donne.

Abbiamo, al contrario di quello che tu immagini, tre cervelli… Sorpresa! : ) Un cervello giovane, uno medio ed uno antico, tutti comunicanti tra loro. Risparmiandoti tutto quello che ha scritto il Prof. Antonio Damasio nel suo best seller L’errore di Cartesio. Emozioni, ragione e cervello umano [1994], Adelphi, Milano, 1995 che ti invito ugualmente a leggere per approfondire in questo breve sunto, devi sapere che corpo e mente funzionano all’unisono.

Se il cervello antico, il preposto per gli istinti primordiali e quindi anche per la sopravvivenza, si rende conto che determinate situazioni possono “essere pericolose” per la propria psiche, manda degli impulsi al corpo per evitare di “farti male”. Il corpo reagisce di conseguenza ed ecco perché resti come un salame invece di andare ad approcciare.

Capito questo concetto, paure ed ansie possono essere affrontate, certo non è semplice.

La prima cosa da fare è guardarle in faccia. Abbiamo capito perché si resta immobili, abbiamo capito perché approcciare una donna ci da quella sensazione, abbiamo capito perché la bocca ti si asciuga, il fiato diventa corto, il cuore è a mille e perché siamo tesi. Abbiamo capito quello che succede e perché siamo insicuri…. Affrontiamolo e per prima cosa impariamo a rilassarci!

La spersonalizazione, il guardare la realtà che ci circonda con occhi di estranei, ci consente di togliere i carichi emozionali alle situazioni.

La nostra insicurezza deriva dal fatto che tendiamo ad anticipare mentalmente gli eventi con delle proiezioni del futuro. Se da un lato l’ansia dell’approccio è dettata da nostri aspetti fisici, la paura del rifiuto è una sensazione che ci portiamo dentro ed è, quindi, considerabile al pari di una mera preoccupazione… nulla di più!

L’essere derisi, l’essere sbeffeggiati, il non saper iniziare o condurre un conversazione derivano in gran parte dalla più profonda delle paure che uomo e donna si portano dietro: la paura dell’ignoto, la paura del nuovo e di quello che non si conosce.

Non sai quello che succederà, non hai idea di come verrai trattato, non puoi sapere che tipo è la donna che vuoi approcciare…. di che ti preoccupi? Sai quante donne ci sono? Perché un rifiuto ti fa così paura?

Impara da subito a prendere coscienza che:

  • Non esiste solo lei;
  • Tu sai quanto vali, un suo rifiuto non tange a te ma a lei che non ha potuto conoscerti;
  • La donna da approcciare non è un mostro cattivo ma un essere umano come te;
  • Se ti rifiuta, più spesso di quello che tu pensi, non dipende mai da te. Ha le sue cose, ha in testa un altro che c’era prima di te, non è interessata ad una relazione semplicemente perché esce da poco da una che l’ha segnata. Non è interessata agli uomini in questo momento… ci sono tanti fattori e tu non sei necessariamente il primo della lista.

L’approccio è esperienza e come tale deve essere visto, ti andrà male la prima volta, la seconda, la terza ed anche la quarta, ma più fai pratica più inglobi gli schemi mentali giusti, più diventi spigliato e brillante, più passi all’azione maggiori chance hai, non fosse per altro che per la legge dei grandi numeri.

Magari un giorno, quando impererai a ridere, quando dopo aver tentato di approcciare una donna ed esserti beccato un “Che vuoi?”, ripenserai a quest’articolo e ai prossimi che verranno e capirai che quanto ti ho detto è assolutamente vero.

Ok, adesso mi hai convinto, ingoio la saliva e vado da lei per approcciare, ed ora?

Alla prossima il terzo appuntamento sul come approcciare una donna da Dio è vicino!


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