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Ansia subliminale

Da Leragazze

Ansia subliminale

Capita anche a voi da un po’ di tempo a questa parte di provare un senso di angoscia quando ascoltate il GR 2? A me si.

Da quando sono tornata dalle vacanze il tragitto verso l’ufficio non è più lo stesso. Mi accorgo che durante la messa in onda del giornale radio delle 8.30 la mia pancia si contrae, mi si chiude lo stomaco, mi si irrigidisce la cervicale… Non dipende dalle notizie riportate, no, perché mi capita anche durante i servizi sportivi per esempio, dei quali non mi importa assolutamente nulla. E, nonostante lo schifo di lavoro cui vado incontro,  sono sicura che non dipende neanche da questo. No, perché la tensione scompare non appena il GR2 finisce e ricomincia la pubblicità.

Allora mi sono messa d’impegno per cercare di capire il motivo reale: ci sono riuscita e ora condividerò con voi questa scoperta:

IL GR2 HA CAMBIATO SIGLA!

Mi spiace non potervela far ascoltare perché il podcast non è più disponibile (anche se ho scritto una e-mail alla redazione del GR perchè mi inviassero il file mp3: vi farò sapere la risposta). La sigla non è nulla di speciale, una musichetta suonata alla tastiera, dei suoni tipo triangolo con un charleston di sottofondo (avete presente il charleston?)

Ansia subliminale

Charleston

Beh, la sigla non è nulla. Il problema è che questa musichetta ritmata dai piatti, resta come sottofondo per tutta la durata del GR. Servizi compresi. E non lo si avverte subito con le orecchie, no. Prima lo si sente con la pancia.

E’ una sorta di tappetino musicale, inutile se non dannoso, che serve solo a far guadagnare punti SIAE a quell’incredibile Artista che “l’ha scritta”. Già perchè il diritto d’autore lo si paga “a misura”. Trasmettere solo la sigla ha un prezzo. Ma se la si manda in onda per 10 minuti di fila come sottofondo musicale, allora il prezzo sale! Quindi anche per un insignificante, fastidioso e ansiogeno sottofondo, il genio in questione guadagna soldi. Più di noi sicuramente. E se considero che a pagarlo siamo noi anche con il canone Rai, allora che ci resta da fare? Brindare alla sua musica con una bella pasticca di valeriana! 



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