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Anteprima: L'estate nera di Remo Guerrini

Creato il 12 luglio 2013 da Miriam Mastrovito @miriammas

Anteprima: L'estate nera di Remo Guerrini

Massimino, Eva, Attila, Saturnina e poi Canavesio, Federico, Santino e Giusi sono ancora dei bambini durante quella torrida estate del '62. Il giorno scherzano e scorrazzano per le strade di Altavilla, un paesino del Monferrato, e la sera dopo cena Carosello e a letto. Hanno solo dodici anni ma si sentono già grandi su quel muretto e perseguitare Beniamino il matto, per sentirlo imprecare e urlare, all'inizio è solo un gioco innocente e nessuno pensa davvero che finirà male durante quella maledetta domenica d'agosto, mentre imperversa un terribile temporale. Passano trent'anni e il macabro ritrovamento dei resti di Beniamino nel cimitero di Altavilla rimette in moto i ricordi. E quei ragazzi del 1962, che la vita ha disperso e allontanato, sono costretti a ritrovarsi nei luoghi della propria infanzia. Diventando i protagonisti di una imprevista, improvvisa, orribile resa dei conti.

Anteprima: L'estate nera di Remo Guerrini

È nato a Genova nel 1948 ed è giornalista da quasi quarant'anni. È stato direttore di "Epoca", "Il Giorno", "Focus", "Primo Piano" e dell'edizione italiana di "Selezione dal Reader's Digest". Attualmente dirige il mensile "Meridiani". Nei primi anni Ottanta è stato, con Andrea Santini, il primo italiano a pubblicare spy-story nella collana Segretissimo. È autore di numerosi romanzi, racconti gialli, thriller e libri di fantascienza, alcuni dei quali sono stati tradotti in Francia e Germania. Tratto da Remo Guerrini. L'estate nera, è in uscita nelle sale italiane il film Eppideis con Gianmarco Tognazzi.

"Qualcosa di arcaico e dolce dà musica alla piccola odissea degli incubi quotidiani."

"Una rivelazione italiana che va oltre le etichette."

"Ci sono tutti gli ingredienti del giallo, Ma [...] l'estate nera è molto di più. Un affresco spietato, sanguinolento e carico di emozioni forti del mitico 1962."

"Una vicenda di dannazione e di crudeltà [...], tanto universale quanto immediatamente riconoscibile."

Alla domenica sera, qualsiasi fosse la stagione, si metteva a letto più presto del solito. Aspettava che finisse Carosello, ciondolava un po' guardando scorrere i titoli e tutto il cast del Caso Maurizius, elettricisti compresi, ripeteva a bassa voce le sconcezze sulle cosce delle Kessler che aveva sentito al mattino al bar Italia, ridacchiavamentre sua moglie brontolava "piano, che il bambino ti sente", e alla fine si alzava da tavola.

Chi voleva continuare a guardare la televisione dopo cena doveva comunque restare a tavola, mentre la mamma sparecchiava e tirava via tovaglioli, piatti e i bicchieri presi con i punti della benzina, uno per ogni pieno di Mobil Super. Santino allora si metteva in ginocchio sulla sedia impagliata, e s'ingozzava di tutto quello che andava in onda, compresa Tribuna Politica.


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