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Appunti di storia:Quando Torquato Tasso “sconfisse” i briganti senza sparare un colpo

Creato il 05 febbraio 2014 da Catreporter79


Torquato Tasso

Vero e proprio genio criminale, il brigante abruzzese Marco Sciarra, detto il “Re della Campagna”, seppe tenere in scacco le truppe papaline e quelle spagnole per decenni, respingendo gli attacchi dei corpi di spedizione più numerosi e ben armati, come quello guidato dal Duca di Miranda, Vicerè spagnolo. Durante uno dei tanti assalti ai danni di una carovana, i briganti di Sciarra ordinarono agli occupanti di gettarsi faccia a terra, in modo da depredarli dei loro averi. Soltanto una persona, un signore ben vestito e dall’aria distinta, rifiutò di eseguire l’ “ordine”. “Faccia a terra!”, gli fu intimato ancora una volta dai masnadieri. “Io sono Torquato Tasso”, rispose a quel punto il viaggiatore, senza scomporsi. “Il Poeta!”, fu la reazione confusa e imbarazzata di un brigante, che corse a baciare la mano al Tasso, in segno di riverenza e sottomissione (il gesto sarà successivamente abolito da Garibaldi). Messo al corrente dell’episodio, Sciarra ossequiò Tasso , restituì gli averi sottratti e lasciò ripartire la carovana. Sciarra morirà pugnalato a tradimento da un ex amico, tal Battimello, su ordine di Gianfrancesco Aldobrandini.



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