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Aspettando di ripartire…

Creato il 12 agosto 2013 da Viaggimarilore

Se questo post fosse stato scritto ieri si sarebbe intitolato “Storia di un’oziosa domenica d’agosto“, domenica passata in casa senza avere nulla da fare e con ancora meno voglia di fare qualcosa: non ho avuto l’ispirazione per portare avanti neppure quella piccola idea che mi era sorta lì per lì, passata veloce sulla mia testa come una foglia portata dal vento, talmente rapida che non sono riuscita ad afferrarla… Quell’idea, meglio, quella suggestione, sorta dalla mia oziosa apatia domenicale, recitava pressapoco un “son qui a far nulla, quando fuori c’è tutto un mondo da esplorare” e si spegneva in un rassegnato “beh, non è che si può andare sempre in giro, ogni tanto bisogna fermarsi“. E su quest’ultima riflessione il post si bloccava, l’intuizione scemava, la musica ad alto volume copriva la voce di ulteriori pensieri che a quel punto non riuscivo a formulare. E così sono rimasta: sospesa.

out of the window viaggimarilore

Ma non mi dò per vinta. Oggi ripenso a quel pensiero fugace, lo rielaboro e lo faccio mio, gli dò forma concreta, sottoforma di parole scritte: catturo quella foglia portata dal vento, la inserisco tra le pagine del mio diario.

La verità è che mi ero abituata bene, negli ultimi anni: il viaggio annuale dall’altra parte del globo, qualche week-end qua e là e le immancabili gite fuoriporta ogni volta che un intero finesettimana senza lavorare me lo consentiva, ma anche semplicemente una girata in motorino che si concludeva con un pranzo fuori. Non che nel corso dell’anno non se ne siano fatte, di gite fuoriporta e di girate anche solo di un pomeriggio nei dintorni, ma sono state in numero minore e con l’ombra sempre costante dei (pochi) soldi a disposizione. Perché i viaggi, signori miei, costano. Anche solo un pieno di benzina è una spesa che su un bilancio, che a fine mese fatica a fare pari, ha un peso non indifferente.

Quest’anno è stato all’insegna della spending review anche per Viaggimarilore, dunque. Il nostro viaggetto in Camargue di luglio è stata un’eccezione necessaria: non ne potevamo più di stare chiusi in casa e l’idea di passare anche le ferie fermi nello stesso luogo, per quanto bello, per quanto piacevole, ci dava la nausea. Presi da un raptus di follia nel giro di un’ora avevamo stabilito la meta, creato un itinerario di massima e prenotato l’hotel: se non è crisi d’astinenza questa ditemi voi cosa lo è.

waiting viaggimarilore

Adesso, passato un mese dalla Camargue, in pieno agosto quando il resto del mondo è in vacanza ma tu no, nel momento in cui ti ritrovi un intero giorno a disposizione e niente con cui occuparlo, la mente comincia a vagare, a dire “se potessi..“, “se fossi…“, “andrei...”. Non trovi soluzione, perché la giornata è andata così, e anche il ripensare a quanto hai fatto fin qui, magari per scriverne sul blog, non ti riesce, sopraffatto come sei dal farniente, che in questo caso non è per nulla dolce. La pigrizia, però, è un nemico pericoloso, che unito a quel sottile senso di noia rischia di rovinare l’umore e di lasciare un gusto amaro in bocca anche nei giorni a venire. Non mi farò sconfiggere, comunque, perché nuove avventure ci attendono! Ve ne parlerò a tempo debito; intanto, mi rivolgo ad esse col pensiero, mi metto alla finestra e aspetto, aspetto che arrivino. Nuovi viaggi, nuove gite fuoriporta ci attendono, nuove esperienze e nuove conoscenze: la voglia di partire presto sarà accontentata. Lo so, e aspetto il momento. Il pensiero fugace come foglia portata dal vento la prossima volta mi porterà un sorriso, e una valigia da fare. E una storia da raccontare.

air balloons


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