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Attenzione all’ epatite A in agguato: indagine sui frutti di bosco congelati. Il nostro sistema immunitario è allerta.

Creato il 13 agosto 2013 da Pierumberto @Pierumberto

Attenzione, attenzione, attenzione: l’epatite A ci guarda. L’epatite virale A è una forma di epatite virale causata dal virus dell’epatite A (HAV). HAV una volta ingerito penetra attraverso l’epitelio orofaringeo o intestinale nella circolazione sanguigna. Il sangue lo trasporta nel fegato, qui HAV si lega agli epatociti o alle cellule di Kupffer, penetra nel loro citoplasma e si replica; i virioni così prodotti sono espulsi dall’epatocita per esocitosi nella bile per essere poi eliminati con le feci. Il virus è riscontrabile nelle feci a partire da una decina di giorni dopo la sua ingestione e prima della comparsa di ittero o di anticorpi specifici contro HAV.
Il sistema immunitario combatte l’infezione da HAV tramite la secrezione di interferoni che limitano la replicazione virale e per induzione di apoptosi nelle cellule infette da parte di linfociti NK e linfociti T-citotossici. Aiutano a combattere il virus anche anticorpi, in particolare IgG e IgM e il sistema del complemento mediante citotossicità cellulare anticorpo-dipendente. L’epatopatia e l’ittero conseguenti all’infezione da HAV sono da imputarsi prevalentemente alla risposta immunitaria contro il virus. Gli anticorpi anti-HAV in seguito ad un’infezione permangono a vita.

Da AGI – La Procura di Torino sta campionando le confezioni di frutti di bosco congelati, considerati come possibili responsabili dell’epidemia di Epatite A che ha visto un aumento dell’incidenza dei casi su tutto il territorio nazionale. Sui frutti sono in corso le analisi di un consulente nominato dal procuratore aggiunto Raffaele Guariniello, dopo l’allerta inviata nelle settimane scorse dal Ministero della Salute, che raccoglieva le indicazioni fornite dall’Efsa, l’Autorita’ europea per la sicurezza alimentare, in quanto il problema era gia’ stato registrato in alcuni Paesi del Nord Europa. In Piemonte, nel periodo tra gennaio e luglio 2013, sono stati 65 i casi di epatite A accertati. Nel 2012 erano stati 33 e nel 2011 furono 42. In almeno 8 dei 65 casi registrati e’ stata rilevata la correlazione tra l’insorgenza del virus e il consumo di frutti di bosco congelati, correlazione non facile da dimostrare visti i tempi di incubazione del virus, che possono arrivare anche a un paio di mesi. All’origine del problema ci sarebbe l’acqua usata in fase di lavorazione, non potabile. A livello nazionale, secondo i dati inviati da 16 regioni, i casi ammonterebbero a 502, con un aumento del 264% rispetto ai tre anni precedenti.

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