Magazine Cultura

Attraversando l'Atlantico con Woody Guthrie

Creato il 23 dicembre 2014 da Paciampi
Ero intrappolato tra due leggende. Mi sentivo come una fetta di salame in un panino eroico. "Fantastico! Andiamo!" dissi.
Attraversando l'Atlantico con Woody GuthrieEcco, più o meno comincia così, per l'italo-americano Jim Longhi, figlio di pugliesi approdati a New York una manciata di anni prima, uomo che vivrà una vita da film - da film alla Frank Capra o alla Billy Wilder - lui che attraverso svariati lavori improbabili - pugile, guardia del corpo, commerciante di calze - arriverà a laurearsi in legge alla Columbia University, a dedicarsi alla politica e alla scrittura, a farsi amico personaggi come Frank Sinatra e Arthur Miller, a fallire per pochi voti l'elezione al Congresso.
Però non è di tutto questo che parla Woody, Cisco e me, libro sorprendente e accattivante che ci propone Clichy. Qualche indizio piuttosto ce lo offre il sottotitolo, Tre uomini in mare. Niente a che vedere, però, con altri titoli che suonano più o meno allo stesso modo e che ci conducono dalle parti di Jerome K. Jerome e dell'umorismo inglese.
No davvero, perché Woody è Woody Guthrie, la leggenda del folk americano, l'uomo che ha fatto della sua chitarra un'arma potente contro il fascismo e che con le sue canzoni indica una strada ai lavoratori americani, dignità e sindacato, lotta e futuro. Quanto a Cisco, beh, si chiama Cisco Houston e nonostante il nome da Fratelli Marx è musicista anche lui, compagno di Woody in concerti, scorribande e immagino anche interminabili notti di alcool e chiacchiere.
Jim si ritrova al loro fianco quasi per caso, mentre cincischia tra un'esitazione e un timore nella fila per arruolarsi volontari nella Marina mercantile che sta sfidando Hitler. Che non è un compito di comodo, retrovia da imboscati: perché quelle navi che attraversano l'Atlantico, cariche di rifornimenti (soprattutto munizioni) sono essenziali per combattere i nazisti in Europa. Lo sanno anche i nazisti che con i loro sommergibili in quella primavera del 1943 hanno già affondato 700 di quelle navi e ucciso 6 mila marinai americani.
E dunque ci sono molti libri in questo libro: c'è la storia di un'avventura di guerra e la storia di Woody  e dei suoi due amici; ci sono alcune canzoni che sono entrate nella leggenda e c'è quell'immigrazione italiana che non ha niente a che vedere con le storie di mafia, ma semmai con l'orgoglio per la propria cultura; c'è l'antifascismo in terra d'America e c'è anche un ritorno in Italia, insieme allo sbarco degli Alleati, che ci consente uno sguardo diverso da molti altri. E certo, c'è anche un'America che sta dalla parte giusta, quella che sa regalare coraggio e speranza.
L'America che in fondo abbiamo scoperto di amare in tanti libri e film e che ora, inaspettatamente, ho ritrovato in queste pagine.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :