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Augusta: don Prisutto scrive al Presidente Mattarella

Creato il 06 febbraio 2015 da Giornalesiracusa

Sergio-Mattarella-1024x697News Siracusa: non si ferma la battaglia portata aventi da padre Palmiro Prisutto, che ogni ventotto del mese, nella sempre gremita Chiesa Madre di Augusta, dedica la messa serale ai tanti concittadini morti a causa di un tumore. Il Parroco, come aveva già fatto con Giorgio Napolitano, ieri, ha inviato una lettera al neo presidente della RepubblicaSergio Mattarella, invitandolo a venire ad Augusta.

L’arciprete vorrebbe far conoscere al neo presidente la triste realtà di coloro che si sono ammalati di tumore a causa dell’inquinamento ambientale nonché onorare tutti coloro che sono deceduti a causa della “strage silenziosa che ha fatto più vittime dell’incidente di Marcinelle e delle Fosse Ardeatine - ha scritto don Prisutto nella lettera inviata al presidente della Repubblica, Mattarella - che lei da presidente, ha recentemente visitato”. 

La presenza della massima carica dello Stato, il Presidente della Repubblica, servirebbe a riconoscere ed equiparare alle altre stragi quella che vivono i comuni di Melilli, Augusta e Priolo Gargallo e rompere il silenzio sulla vicenda.

“L’assassino silenzioso è il cancro, provocato dall’inquinamento industriale che dura pressochè impunito da oltre sessanta anni.  - Prosegue nella lettera don Prisutto - Quella Repubblica di cui lei è capo da qualche giorno, ha abbandonato al suo triste destino questa città, la Costituzione sulla quale lei ha giurato e che in teoria avrebbe dovuto tutelare la salute, la vita, il lavoro, il territorio e gli stessi abitanti di questa città, qui, è palesemente violata da chi ritiene che col denaro si può fare tutto: dalla corruzione delle istituzioni che ci dovrebbero difendere fino a comprare il silenzio delle vittime e delle loro famiglie. Una logica aberrante“.

Ad oggi il numero dei morti per tumore ad Augusta è salito a 725, secondo il dato raccolto, da quasi un anno a questa parte, dal battagliero prete con il contributo dei familiari delle vittime.


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