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Base Nato Bagnoli: proteste dei lavoratori interni

Creato il 21 settembre 2012 da Mriitan @MassiRiitano

Secondo giorno di mobilitazione, ancora un gruppo di lavoratori in crisi.

Li sento piu’ vicini perche’ in questi due giorni per uscire da Bganoli ci si impiega piu’ tempo, tutto il viale della Liberazione e’ bloccato dal traffico delle auto che devono entrare nella base Nato e che trovano il muro umano dei lavoratori, a cui, sia chiarissimo, va tutta la mia solidarieta’.

Si tratta di circa 80 persone a quanto ho capito, che lavorano all’interno della base Nato per la pulizia, giardinaggio e facchinaggio interno, ma da quando la Nato si sta spostando sempre piu’ massicciamente a Lago Patria, la ditta appaltatrice ha gia’ messo in atto le procedure per il licenziamento collettivo, quando sembra che comunque partecipi alla gara di appalto per la nuova sede e soprattutto non garantendo, a quanto leggo, il ”passaggio di cantiere”, garanzia prevista dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro nei casi di cambio d’appalto.

Come al solito un gran caos, soprattutto perche’ questi lavoratori sono selezionatissimi, per la presenza si un sito ovviamente sensibili, sono sottoposti a diversi controlli per ottenere la certificazione di sicurezza, che ogni 2 anni viene riesaminata.

La NATO pare non prendere posizione, tutti i sindacati attivati non riescono ad avere nessun tipo di contatto con l’ente, e c’e’ anche una interrogazione parlamentare al momento.

Insomma, ancora lavoratori che pagano scelte aziendali non chiare.

Speriamo che non si concludo come per i lavoratori di Villa Alba di cui non si e’ saputo piu’ nulla.

In bocca al lupo!

Massi

Base Nato Bagnoli: proteste dei lavoratori interni


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