Magazine Diario personale

Battesimo

Da Patalice
BattesimoIo, fino a qualche tempo fa, alla notizia della gravidanza di una persona conosciuta, entravo in un turbine di smarrimento/ sconsolazione/ depressione cosmica/ voglia di una pistola carica.
Non era consapevole, ma innato, come un talento.Ecco si, avevo l'innata capacità di un odio diffuso e profondissimo.Fenomenale, eh?! Ma si matura giorno per giorno, minuto per minuto, ed oggi, sotto questo cielo ancora albeggiante di anno nuovo, posso dire con cognizione di causa, che i miei sentimenti sono rinnovati ed animati da nuovi colori....riesco perfino ad essere felice per le pregne pance di chi mi contorna, con uno spiccato senso dell'umorismo per svariate situazioni, che non sto qui ad annoverare, che si fa notte ed io sono già  prolissa di mio.Ciò detto, Adesso, quando qualcuno mi annuncia la sua dolce attesa, io ho un solo pensiero in testa: "Dio, ti supplico fa che non chiami i suoi figli, così come io ho chiamato quelli che esistono solo nella mia testa."Sono conscia che è un modo di pensare parecchio sciocchino, così come lo potrebbe essere formulare quelle preghiere tra me e l'Altissimo, visto che quelle precedenti non parrebbero essere andate in meta, ma l'uso del condizionale rivela la mia instancabile fede, e legittima quella sorta di paranoia mentale.Io non voglio che qualcuno usi i nomi che ho scelto io.Punto.BattesimoNon sarà razionale, ma confluire rabbia depressione ed omicidio, in questo canale mi fa sentire gradevolmente sollevata.Buona, a tratti.Ieri ne ho parlato con Brivido, che solo da pochissimo ha abbandonato l'espressione terrorizzata di chi sta nella vasca da bagno a guardare una puzzola con in mano un tostapane, pronta a lasciarlo cadere nell'acqua, quando trattiamo di maternità.Beh, io di giurisdizione ne so quanto Ally McBeal e Criminal Minds mi hanno insegnato, si fanno danze in bagni promiscui e bisogna stare all'erta, se si accoppa qualcuno, a non lasciare macchie di sangue che con quel liquido che diventa azzurro la condanna è assicurata, tuttavia credo ci siano gli estremi per un divorzio quando un marito non supporta la paranoia mentale della consorte, o sbaglio?! Fatemi sapere, perché ditemi voi se uno può dirmi: "Si, ma Pata non è che puoi obbligare la gente a non fare qualcosa, alla luce per di più del fatto che non siamo ancora genitori, né in procinto di diventarlo!"Gli ho messo la pippa. Punto.Che non c'è amore se non c'è condivisione [anche] delle più ridicole pare mentali! 

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