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Be indian be cool

Creato il 30 ottobre 2014 da Sopravvivereinindia @svivereinindia

Ieri ho subito in silenzio il mensile appuntamento al supermercato. Tale appuntamento cade l’ultimo mercoledì del mese perché il supermercato vicino a casa nostra fa il maledetto sconto su tutta la spesa. Io, la guerra e l’inferno me li immagino come una giornata al supermercato, questo per farvi immaginare il mio umore di ieri. Mi sottopongo a tale tortura perché una volta al mese mi devo rifornire delle mie sbobbe gluten free. Durante il giorno dello sconto su tutta la spesa tutti lottano contro tutti, con maggiore foga contro i cinesi che sembra vogliano comprare tutti i prodotti del supermercato, lasciando gli scaffali vuoti e rendendo i commessi isterici. Mentre passavo vicino ad uno di questi cinesi una donna italiana guardò il cinese, guardò me e ad alta voce disse: “cin ciun cian”, per una strana associazione di idee mi venne in mente l’outfit indiano. Questa strana associazione di idee vi deve far capire quanto la mia testa sia piena di cose che neanche io mi spiego, mi succede da anni e per me è normale.

Quando ero in India dovevo indossare i pantaloni lunghi e le magliette con maniche preferibilmente a tre quarti anche se c’erano duemila gradi, i maschi invece potevano girare indisturbati con la canottiera della salute bianca. Era un segno di virilità a cui molti si lasciavano andare. In quei momenti ripensavo a Fantozzi e me ne stavo buona e zitta. Ma il vero show, la vera bellezza, potevi vederla durante le feste, lì i maschi davano il meglio del meglio. Tutti conosciamo Bollywood e le gioie che ci regala, pochi però possono vantare di aver visto un gruppo di indiani agghindati a festa.

- Must intramontabile: brillantina sui capelli buttata a quintalate, il capello non deve respirare, deve sudare brillantina, deve esserne cosparso in ogni suo millimetro, deve riflettere la luce del sole, ti deve accecare in poche parole.

- Camicia con tasca ampia. La tasca deve essere enorme. Un giorno un mio amico disse: “la tasca della camicia del tipo è così grande che non ci sta la penna ci sta tutto l’astuccio”. Io aggiunsi che ci stava anche il goniometro, il compasso e la merenda.

- Giacca di un colore a caso possibilmente rossa se la camicia è gialla. La scelta cromatica deve essere azzardata. Nella vita bisogna osare e l’indiano nell’outfit ama osare è il suo primo comandamento.

- Pantalone di un colore a caso che non centra niente con la camicia e con la giacca. Intramontabile. Il pantalone DEVE essere leggermente corto per mettere in risalto il calzino.

- Scarpa. Qua devo avere tutta la vostra attenzione. La scarpa deve avere la punta, e per punta intendo un’arma contundente. Se il vostro numero di scarpe è un 36 la scarpa a prima vista deve sembrare un 46. I dieci centimetri di punta non te li leva nessuno. Le scarpe più belle hanno la punta leggermente all’insù. In caso vogliate cimentarvi col mocassino questo deve essere di un colore che non centra niente con il resto dei vestiti. Ovviamente il mocassino DEVE essere di un colore tipo rosso accesso, giallo canarino, verde acido. Sobrietà non esiste.

(tipico esempio di belloccio in gita e alternativa all’outfit sopra descritto. in caso vogliate essere cool ma mannaggia a voi non avete tanto tempo per prepararvi. Ecco un look veloce e frizzante )

L’outfit non è niente se non accompagnate lo stile alla camminata. Quando camminate per la strada il vostro mood dovrà essere: bello, dannato, impassibile, imperturbabile. Voi siete i re della strada, se vi va di fermarvi in mezzo alla strada per guardare la situation voi vi fermate. Zero problemi. Se vi va di attraversare la strada così a caso, voi lo fate. Lo stile la fa da padrone. Be indian be cool.

P.s cimentatevi prima sull’outifit e solo dopo sull’attraversamento della strada, lo dico per il vostro bene.


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