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Be kind rewind - gli acchiappafilm

Creato il 23 agosto 2015 da Jeanjacques
Be kind rewind - gli acchiappafilm
I miracoli a volte accadono, in quei di JeanJacqueslandia. Perché il povero gestore di questo blog nella sua vita ha fatto un unico, immenso, grandissimo errore: quello di aver passato un'adolescenza da metallaro. O da pseudo tale, perché non mi sono mai fissato così tanto con le etichette e il mio 'essere metallaro' consisteva solo nel portare i capelli lunghi e urlare in piazza la sera prima di un coma etilico di Coca-cola - sì, perché ero pure un metallaro che non beveva. Se però passi dalle mie zone e hai la sfortuna di passare il periodo della metallanza, allora devi prepararti a orde di mocciosi che te la smenano con Jack Black. Ecco, credo che almeno una volta a settimana tutti tiravano in ballo almeno una volta quell'odioso panzone e i suoi Tenacious D, che in sé hanno fatto magari anche un film divertente, ma dopo che te lo sei visto su costrizione dieci volte manco fosse la Cura Ludovico, allora inizia a starti sulla minchia in maniera quasi esagerata. Cose che inizi a temere le fantomatiche 'serate film' perché hai paura di Jack Black e di Kyle Gass, tante volte ormai li hai visti. Poi un giorno hai modo di vedere Se mi lasci ti cancello e ne rimani estasiato, iniziando così a informati su quel regista e muori di felicità quando esce il suo nuovo film. Solo che c'è un particolare che non hai previsto. Nel suo nuovo film c'è Jack Black...

Il signor Fletcher, proprietario del videonoleggio Be kind rewind, rischia di chiudere perché la concorrenza, passata ai dvd, gli sta rubando i clienti. Un giorno deve assentarsi per concludere degli affari e lascia il negozio nelle mani del commesso Mike... peccato però che Jerry, amico strambo di Mike, dopo un tentato sabotaggio a una centrale elettrica è stato contaminato dalle onde elettromagnetiche ed entrando nel negozio ha smagnetizzato le vhs. Per non deludere i pochi clienti rimasti, i due decideranno di girare in maniera amatoriale tutti i film perduti... ma la cosa avrà un inaspettato successo.

Capisci che il mondo è strano nel momento in cui a Jack Black viene data l'occasione di fare un film come questo, dove non sfigura e riesce a fare una prova più che discreta. Ma forse c'era da aspettarselo, con un regista così particolare dietro - che poi a vedere i suoi personaggi mi viene spontanea una domanda: è semplice caratterizzazione oppure lui è veramente così nella vita di tutti i giorni? - che era riuscito a prendere un Jim Carrey nel pieno del suo successo comico e a fargli interpretare un personaggio completo, sfaccettato e che non si faceva mancare nulla sia dal punto di vista ridanciano che da quello più introspettivo. Però comprendi anche che al mondo non c'è giustizia quando scopri che questo film lo conoscono in pochi e che i cosiddetti fan del paladino del rock demenziale manco l'hanno mai sentito nominare. Il che è un peccato, perché si tratta di un film davvero bello, originale e, a suo modo, anche profondo. Anche se bisogna specificare quale tipo di profondità va a scavare e in che modo bisogna guardarlo per fare le brave talpe e poterla cogliere. Perché se lo si guarda come un 'semplice film', Be kind rewind apparirà come una commedia sul filo del demenziale, magari con qualche battuta intelligente, ma che a parte strappare qualche sorriso non riesce a dare più di tanto, interrompendo sul finale un discorso che poteva andare avanti ancora per un po'. Se lo si guarda con un cipiglio cinefilo, invece, non si potrà fare a meno di amarlo. E il discorso non va fatto solo per le continue citazione dei film maroccati (il termine originale, sweded, è stato scelto dal regista vista la politica della Svezia che vede lo scambio di file come una libera espressione e un diritto dei consumatori), ma anche per la visione d'insieme che Gondry vuole dare con questa pellicola, che non è null'altro se non una dichiarazione d'amore per il cinema e tutto ciò che lo riguarda. Ma è un amore trasversale, perché non vengono (solo) presi in considerazione i film d'essai da cinefili pippaioli, ci si lascia sfuggire una citazione da 2001 - odissea nello spazio e Gummo, ma in mezzo a tutto quello passa Robocop, Rush hour 2, Il re leone e tante altre pellicole di natura più 'popolare', quelle che hanno segnato l'infanzia di molti o che sono di grande richiamo per un pubblico più vasto. Perché è questo che dovrebbe fare il cinema, in fondo, come dovrebbe farlo tutta l'arte in generale: dovrebbe unire. Dovrebbe essere un punto d'incontro verso tutti, anche fra coloro che hanno idee diverse, perché è il confronto che rende migliori e fa apprendere qualcosa di nuovo. Ma soprattutto, come già detto, rimane una dichiarazione d'amore, perché il cinema è passato anche attraverso quei canali. Non ci sono critiche sociali a là Birdman (mi viene in mente l'alter ego di Riggan che dice: "La gente vuole questa merda!") perché il film non vuole criticare. C'è solo una stanca rassegnazione verso il tempo che passa, lo stesso tempo che magari ha tecnologizzato e reso il cinema più fruibile ma che al contempo ha fatto perdere quella visione d'insieme che poteva avere una volta. Ma è anche una dichiarazione d'intenti anche verso un modo di fare cinema, un'esaltazione dell'artigianalità a dispetto dei moderni kolossal digitali, e strano a dirsi verrebbe proprio voglia di vedersi questi assurdi film maroccati, che non hanno paura di toccare cult o film meno nobili, perché sempre dalla pellicola vengono e sono, come tutte le cose, destinate a una visione. E poi si ride. Mai troppo e con un umorismo tipico di Gondry, che ad alcuni può apparire leggermente insapore o troppo assurdo, ma vedere che finalmente a Jack Black non viene dato troppo spazio mi ha in parte rallegrato. E soprattutto mi ha fatto capire che con un po' d'ingegno e voglia di fare ogni cosa è possibile... anche rifare un film con del cartone e della cartapesta.

Gondry non è un genio (Mood indigo l'ha più che dimostrato) e i maggiori meriti del suo capolavoro erano da attribuirsi più che altro alla sceneggiatura, ma qui ha centrato in pieno il bersaglio.Voto: 

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