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Beasts of the Southern Wild ( 2012 )

Creato il 16 gennaio 2013 da Bradipo
Beasts of the Southern Wild ( 2012 )La piccola Hushpuppy di appena sei anni vive assieme al padre Wink in una comunità nascosta nei dintorni paludosi di New Orleans denominata Bathtub ( vasca da bagno). La mamma non c'è più, vive solo nei sogni della piccola e quando il padre contrae una strana malattia anche la natura sembra ribellarsi. Le temperature salgono,le calotte polari si sciolgono, ci sono inondazioni e vengono liberati dal ghiaccio perenne gli Aurochs, enormi animali mitologici, a metà tra i bisonti e i cinghiali, che vanno a caccia della piccola .
Hushpuppy , sola , parte alla ricerca della madre.
Ci sono dei film piccoli piccoli che sprigionano magia sin dalla prima inquadratura.
E' il caso di questa pellicola girata in 16 mm , esordio nel lungometraggio del giovane Benh Zeitlin che , pur sembrano un moscerino davanti a megaproduzioni girate in 70mm e con budget milionari, sta facendo incetta di premi in tutto il mondo a partire da quello della giuria al Sundance , passando attraverso la vittoria della Camera d'Or a Cannes e arrivando a quattro nominations agli Oscar ( miglior film , miglior regia, miglior attrice protagonista, miglior sceneggiatura non originale).
Tutti meritati: è un film assolutamente libero da canoni stilistici preordinati , narra in modo libero l'esistenza di un pezzetto di mondo ignorato dal resto dell'umanità che però persegue orgogliosamente il proprio modo di vivere diverso.
Nouvelle Vague meets Katrina, I suppose.
La storia della piccola Hushpuppy, i suoi occhi, la sua voce, il suo modo di correre a passi piccoli piccoli è qualcosa che rapisce, afferra direttamente il cuore e  lo strappa dal petto.
Il cinema tante volte ha esplorato il coming of age di bambini e adolescenti ma qui ci troviamo di fronte a poesia pura.
L'arrivo degli Aurochs ( l'unico particolare che fa pensare ad un altro film, Nel paese delle creature selvagge di Spike Jonze, altro cineasta che ha fatto della libertà stilistica la sua bandiera) è una metafora straordinaria del termine del processo di crescita della piccola, già messa a dura prova dai casi della vita.
Il cinema vola alto in una sorta di realismo magico in cui la magia è vivere , anzi sopravvivere.
Beasts of the Southern Wild ( 2012 )Hushpuppy vive di poco o nulla eppure è felice di tutto quello che ha, raramente frequenta qualcosa di assimilabile a una scuola ( con una maestra che tratta argomenti piuttosto importanti come il riscaldamento globale forse anche fuori portata per alcuni bambini che pendono letteralmente dalle sue labbra, ma non per la piccola protagonista che sente di avere la missione di tramandare il suo sapere agli scienziati del futuro aiutandoli con scritti e disegni, graffiti moderni figli di un mondo senza più caverne), ha un rapporto a volte difficile con un padre estremamente severo ( ma lo fa per il suo bene, per renderla da subito dura e pronta ad affrontare di petto la vita) , esplora un universo fantasmagorico fuori dallo spazio e dal tempo, semplicemente oltre , ricco di suoni e di colori su cui aleggia continuamente lo spettro distruttivo dell'uragano Katrina.
Un mondo parallelo in cui i pochi abitanti vivono in maniera primitiva mangiando pesci , crostacei e polli alla brace in cui crescere vuol dire sbranare un granchio crudo in una sera in cui si è tutti assieme attorno al fuoco.
Una lotta costante per la sopravvivenza contro la brutalità degli elementi naturali che fatalmente fa cozzare questa comunità anomala nascosta nelle paludi con la cosiddetta "civiltà".
Si deve fuggire su barche fatte con materiali di risulta e assemblate in modo "artistico"  che scivolano pigramente sulle acque limacciose.
Hushpuppy ( straordinaria la prova davanti alla cinepresa della piccola Quvenzhanè Wallis)  è cresciuta.
E ci è entrata direttamente nel cuore.
( VOTO : 8,5 / 10 )  Beasts of the Southern Wild (2012) on IMDb

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