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Bellissima

Creato il 03 aprile 2011 da Robydick
Bellissima1951, Luchino Visconti.
Maddalena Cecconi sogna per la figlia Maria un futuro nel cinema, una vita ricca e migliore della sua, che vive in un appartamento seminterrato contando le lire per arrivare alla fine del mese. Qualche extra alla paga del marito lo trova facendo punture agli inquilini del condominio e pure altrove.
Ci sarà un casting per una parte da bambina in un film di Alessandro Blasetti, famoso regista che interpreta sé stesso. Un'occasione da non perdere. E vai alla prima audizione, poi siccome la passi preparati per la seconda tornata per cui: dal fotografo per una foto come si deve; all'atelier per un vestitino; dal parrucchiere; qualche lezione di recitazione; qualche lezione pure di danza. Ne vanno via di soldi, ma mai quanto quelli che chiederà un profittatore il quale, millantando amicizia ed influenza con Blasetti, otterrà da Maddalena una grossa cifra per corruttele che non metterà mai in essere. Fa niente, tutto si deve fare per Maria! Dopo tutto questo turbillon finalmente arriverà il giorno in cui il regista guarderà le registrazioni delle seconde audizioni, e qua mi devo fermare. A chi non lo conosce rovinerei un finale meraviglioso!
Uno dei tanti Capolavori di Luchino Visconti, del regista che amo più di ogni altro. Ancora mancava nel mio blog insieme a pochi altri assenti che arriveranno. L'avevo già visto, ma mai così, per intero, e senza alcuna interruzione. Sceneggiatura firmata Cesare Zavattini, una storia attuale da sempre, da quando esiste almeno il mito di sfondare in qualche modo nel mondo dello spettacolo. Una chimera per molti riservata in concreto a pochi, ammesso poi che quella sia la miglior vita possibile. Considerazioni anche prolungate le faccio sotto i frame, che sono estremamente rappresentativi e ne avrei messi a iosa.
BellissimaQuesto è giusto un ricordo omaggio per Corrado Mantoni, ma basta dire Corrado, ai tempi conduttore radiofonico che qui interpreta sé stesso. Splendida persona, m'è sempre piaciuto.
BellissimaA pensarci bene il film è auto-referente. Quante bambine hanno coinvolto per girarlo? Avranno fatto a loro volta un casting? Notare bene: sono tutte mamme. Non è per difendere la categoria uomini che lo dico, ma mi pare che oggi le cose non vadano molto diversamente. Mi chiedo perché, cosa c'è di sbagliato nell'educazione che s'impartisce tuttora per far sì che fra le donne, e fra le madri delle stesse, sia più diffusa questa ambizione. A parte Spartaco, il marito di Maddalena di cui poi parlerò, anche gli uomini non ne escono benissimo da questo film, ma diciamolo senza remore che le donne, non tutte ma quelle qua ritratte, sono una cosa che fa pensare e molto! 60anni fa come oggi. Il progresso ha portato a peggiorare e non a migliorare, perlomeno da noi non so all'estero.
BellissimaQuella a destra è un personaggio sinistro anche nel trucco. Presunta attrice in disarmo che piomba nella loro casa, magna quello che trova in dispensa e pretende, ottenendolo, di dare lezioni private di recitazione ad una bambina palesemente troppo piccola, che "zagaglia" pure. Ogni ambizione trascina dietro con sé un mondo a corollario, soprattutto di chi prima di te l'ha coltivata quell'ambizione e sa come sfruttare chi ancora ce l'ha, perché ne conosce le paure, i problemi, l'incapacità di ragionare lucidamente.
BellissimaAh qua mi sono proprio fermato in silenzio ad ammirare Anna Magnani che in questo film è proprio sé stessa, in ogni senso, verace e con emozioni ad ampio spettro, dalla gioia infinita per quanto illusa alla disperazione più nera, sempre come espressa da una donna del popolo quale lei era, prima perlomeno di diventare la grandissima Diva che è stata. E' il primo film che ospito nel blog con lei, forse la più grande attrice italiana di tutti i tempi insieme alla Mangano a mio parere. Volevo, e dovevo, dedicarle un ritratto e 2 righe.
BellissimaCompaiono diversi dialetti nel film, qua è la volta dell'insegnante di danza classica che è milanese. Ci sarà poi una sarta che è toscana. Lavorano tutti a Roma, è l'epicentro del cinema, attira tutti e lì bisogna andare.
Piccole frasi sanno essere stoccate terribili, poi sta a chi ascolta coglierle. L'insegnante di danza tirerà un pistolotto a Maddalena che ha grandi pretese già da una lezione. "Ci vogliono anni!" sarà la risposta che in buona sostanza contiene anche le parole Fatica, Sudore, Studio. Eh, siamo pieni di queste "maddalene & marie", molto meno di "carle fracci"! Siamo pieni oggi più che in passato di gente che cerca vie traverse per il successo piuttosto che l'impegno! Come dice un detto napoletano, nei peggiori casi si pratica "n'apertur 'e cosc e 'na 'nzucata 'e pesc" e tutte le porte dello spettacolo si aprono...
BellissimaCinema di quartiere all'aperto, televisioni in casa non ce n'erano e si guardavano i film stando insieme. M'è scappata una lacrimuccia d'invidia per questo aspetto positivo della vita di una volta. Maddalena lì contemplava il suo sogno, per il futuro della figlia ma suo.
BellissimaChe personaggio viscido è toccato interpretare al bravo Walter Chiari, che ci proverà pure a dargli 'na botta a Maddalena dopo avergli zanzato 50000 lire con cui s'è comprato una Lambretta invece di pasturare regista e suoi consiglieri. Lei però fino a questo non è disposta ad arrivare.
BellissimaLa conosceva Maddalena questa graziosa operatrice di montaggio. L'aveva vista già ed effettivamente aveva lavorato in qualche film, poi più nulla. E' il primo vero momento di presa di coscienza che quel sogno coltivato è molto ambizioso, difficilissimo da realizzare, e che anche partecipare ad un film non significa nulla.
BellissimaMaddalena ha un dignità e fierezza che mai sono state messe in discussione. Ha fatto di tutto tranne che umiliarsi e soprattutto umiliare la figlia. Se fa quella faccia c'ha il suo bel perché, quello che sta vedendo sotto i suoi occhi è a suo modo terribilmente cinico ed irrispettoso.
BellissimaIl portale dei sogni, l'ingresso storico di Cinecittà, desolato con le nostre protagoniste che lo lasciano alle spalle, un'immagine che dice tutto senza alcun bisogno di parole.
BellissimaSpartaco, il marito di Maddalena, interpretato da Gastone Renzelli. Nella vita Gastone era un operaio, come attore ha avuto pochissime altre partecipazioni e ha trascorso il resto della sua vita sempre come operaio, senza problemi. Certe volte il caso, sembra la versione adulta della piccola Maria. Che onore però partecipare ad un film importante come questo, con una parte affatto banale e ben recitata. Aveva un gran fisico, sembrava un pugile, perfetto per il ruolo. Spartaco poi farà veramente un figurone in questo mondo ritratto, con la sua genuina sincerità vedrà lungo, da subito.
Bellissima Qua e nell'ultimo frame mi astengo da spoiler, li ho messi per ricordo.
BellissimaForse faccio ridere qualcuno, ma qualche lacrima m'è scesa proprio in questo momento, con Maddalena che non ha il coraggio nemmeno di guardarlo in faccia mentre Spartaco, con quelle mani enormi ed una delicatezza poetica le slaccia e le sfila le scarpe. Cos'è la perfezione? Non c'è una definizione, ci sono solo esempi immortali come questo. Perdo la testa per scene girate così, che raccolgono in un piccolo gesto amore e devozione, simbolico e senza metafore. Per Luchino Visconti ci vorrebbe un monumento in ogni città, o almeno a Roma dove ha girato questa meraviglia, non fosse altro che per questa scena straordinaria!!!
Bellissima

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