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“Benvenuti nella città della mafia”. O nella sua nazione?

Creato il 10 ottobre 2012 da Vittorionigrelli @vittonigrelli

Italia, 10 Ottobre 2012.
Dopo lo scandalo generato dall’annuncio RyanAir in arrivo a Bari nei giorni scorsi, che aveva proclamato “Benvenuti a Bari, città della mafia“, con conseguenti proteste popolari e scuse ufficiali da parte della compagnia, che vuole far luce sull’accaduto, il panorama della “città della mafia” si estende alla Lombardia.
E’, infatti, di oggi la notizia del pagamento di una tangente di 200mila euro per un pacchetto di 4000 voti da parte di un assessore di Formigoni, Domenico Zambetti. Le accuse a suo carico sono di concorso esterno in associazione mafiosa, corruzione e voto di scambio (processo che porta, appunto, all’acquisizione di voti tramite il pagamento di tangenti N.d.R.). L’assessore, infatti, si sarebbe appoggiato ad alcune cosche della ‘ndrangheta per assicurarsi un posto di tutto rispetto nella giunta Formigoni.
Con questa condanna, sale a 13 il numero degli indagati per associazione mafiosa tra gli esponenti politici dal 2010 nella legislatura al Pirellone.

“Benvenuti nella città della mafia”. O nella sua nazione?

Non potrebbe essere più chiaro di così il quadro di un’Italia in cui la corruzione e l’associazione con organizzazioni mafiose sono all’ordine del giorno. L’annuncio della compagnia aerea low cost continua a far discutere, ma anche, e soprattutto, questi episodi interni alla politica nazionale dovrebbero darci da pensare.
Clientelismo e voti di scambio non dovrebbero farci scandalizzare più di un annuncio dato (probabilmente, ci piace pensare) soprappensiero da un qualche comandante di un volo di linea straniero?
Dovremmo iniziare a guarire la nostra politica.

Veronica Sgobio



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