Bere alcol incide sulle possibilità di contrarre il tumore

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Uno studio intrapreso da una prestigiosa università americana ha coinvolto più di 40.000 uomini, che sono stati esaminati per un lungo periodo di 16 anni.
Da questo studio si ricavano diverse conclusioni: l’effetto cancerogeno dell’alcol è osservabile fin dal primo bicchiere e aumenta proporzionalmente alla quantità ingerite. Il rischio è moltiplicato del 1,7 con il consumo di un bicchiere al giorno, e del 2,9 al di là di questa quantità. Ogni bicchiere ulteriore aumenta il rischio del 22%. Questo effetto vale tanto per i fumatori quanto per i non fumatori.
Nella donna l’alcol aumenta il rischio di cancro al seno del 9% con 10 g di alcol al giorno (un bicchiere di vino).
Allora, cosa dedurne? Un consumo moderato di alcol (da uno a sei bicchieri a settimana) riduce della metà il rischio di cardiopatia ischemica, rispetto ai non bevitori; ma, in confronto a non bevitori, un consumo moderato di alcol è accompagnato da un rischio più alto di mortalità per cirrosi epatica, incidenti, emorragia cerebrale, alcuni tipi di cancro ed altri tipi di malattie.
Detto ciò, il profilo psicologico del bevitore di vino è favorevole alla salute! Perché? È una persona con un’igiene di vita migliore; spesso è un buongustaio che ricerca la qualità, consuma più verdura e pesce, utilizza degli oli buoni.
È consigliabile bere il vino durante i pasti poiché in tal modo si riducono i potenziali danni come quelli apatici. E’ inoltre osservato che se il consumo di alcol avviene durante basti il rischio di ipertensione è estremamente ridotto.