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Blogger stupidi e scrittori incompetenti...

Creato il 04 ottobre 2012 da Narratore @Narratore74

Blogger stupidi e scrittori incompetenti... Bel titolo, eh? E pensate che per qualcuno, e non si tratta di un povero idiota che passa per strada e se ne va, è proprio così. Ma partiamo con ordine e logica, anche se fatico a trovarne in questo argomento.
Qualche giorno fa, la buona Lucia Annunziata, ha dichiarato, testuali parole:
I blog non sono un prodotto giornalistico. Sono commenti, opinioni su fatti in genere noti: è uno dei motivi per cui i blogger non vengono pagati.
Scusatemi, ma sento di dover dissentire. E di brutto! In Itaglia, paese che ormai sembra alla frutta, i blogger non vengono pagati, non ovunque. Provate a buttare un occhio oltreoceano, così tanto per farvi un'idea di come funzionano le cose. In America il mestiere (e badate che ho detto proprio mestiere) del blogger è riconosciuto, pagato e valorizzato. Perché siamo una risorsa, chi più chi meno, e dovrebbe essere giusto venire valutati per quello che siamo. Personalmente non ci guadagno nulla a scrivere un post al giorno, a curare gli argomenti e le letture che propongo, ma non credo si possa affermare che sono inutile… Ma qui si va ad un'altra bella citazione, stavolta ad opera di Radio Popolare:
I blogger parlano di tutto e non sanno niente
Ah sì? Quindi oltre che poveracci che non fanno un cazzo (scusate il francesismo) siamo anche una gran bella manica di stupidi? Blogger stupidi e scrittori incompetenti...
Ora, non mi considero certo un gran cervellone, ma nemmeno l'ultimo arrivato. Quando scrivo un post lo scrivo su quello che so, sulle mie sensazioni (se parlo di un libro) o sulle conoscenze che posso avere negli ambiti che tratto. Non mi metto a disquisire di fisica quantistica (anche se forse qualcosa da dire ce l'avrei anche…) perché so che ne verrebbe fuori qualcosa di incompleto, raffazzonato, sterile. Però, se recensisco un libro, lo faccio perché credo di averne facoltà, senza però alzarmi sul trespolo e dichiarare che sono il migliore di tutti. Sarà forse che il servizio che facciamo noi (naturalmente gratuito…) sia fastidioso? Siamo una bella spina nel fianco del Giornalismo, quello con la G maiuscola e la puzza sotto al naso? Non so, fondamentalmente non mi interessa nemmeno, tanto quello che faccio lo faccio perché mi piace, perché mi da gusto e perché credo che ancora questo sia un paese libero… ok, per poco, ma per il momento è così. Blogger stupidi e scrittori incompetenti...
Ma ora si pone un altro problema, stavolta legato ad un argomento ancora più spinoso. La scrittura, questa sconosciuta… Eh già, perché stando a quello che si è potuto leggere qualche giorno fa su… (no, non ve lo dico perché non meritano nemmeno di essere citati), stiamo solo rovinando il mercato. Ebbene sì, chi si autoproduce, rifiutando il classico metodo editoriale, è un maledetto bastardo che non fa nulla di buono e distrugge il mercato con la sua fuffa… Almeno stando a loro… E anche qui dissento, forse un po’ di più di prima… Blogger stupidi e scrittori incompetenti...
Secondo questi soggetti, un autore che decide di autopubblicarsi lo fa solo perché non è riuscito a trovare sbocchi attraverso editori classici. Il che, visto da un particolare punto di vista, potrebbe anche essere vero. Ma non assoluto. Conosco persone che autopubblicano per scelta, per ribellione verso un sistema antico e logoro, che non valuta le reali capacità di uno scrittore ma guarda solo al soldo, finendo per riempire gli scaffali di merdate colossali. Certo, qui veniamo al secondo punto toccato da questi folli, ossia la qualità. Chi si autoproduce non sa scrivere (ok, non era scritta con queste parole ma il senso è quello), e quindi non fa altro che aumentare la robaccia in circolazione togliendo visibilità ai prodotti meritevoli di attenzione. In giro di robaccia ce n'è un treno, va detto, ma la differenza sta tutta nel sapere scegliere. Il vero problema sorge quando ci si fanno i conti in tasca: per un libro, edito nel modo classico, spendo 15\20 euro, con la possibilità di scoprire che fa vomitare. Per un ebook, almeno quando il prezzo è giusto, spendo sì e no 3\4 euro. Capite la differenza? Posso anche permettermi di comprare un ebook squallido, senza per questo aver buttato al vento una cifra considerevole. Ma le critiche mosse a noi, che pubblichiamo ebook, sono parecchie e non ho voglia di elencarvele tutte. Vi basti sapere che per questi geni della letteratura, chi si autoproduce non ha le competenze grammaticali per scrivere (quindi torniamo agli stupidi di cui sopra), che non può strutturare un buon lavoro perché gli editor professionisti lo sanno fare meglio e tante altre cavolate simili. Insomma, siamo una schiera di ubriaconi che scrivono tanto per infangare il buon nome dell'Avte, senza averne il diritto, e snobbiamo il lavoro dei professionisti, quelli che sanno fare perché sì! Ora, posso dire una cosina schietta schietta, fuori dai denti com'è giusto fare? Andate a cagare! Blogger stupidi e scrittori incompetenti...
Il problema è che vi rode, vi sentiti minacciati da chi, come me, ha deciso di far suo un mercato che non funziona più. Avete paura che le vostre belle poltrone, scaldate da decenni, inizino a traballare e che, un bel giorno, vi svegliaste e di colpo foste inutili. Non so scrivere? Bene, lo dite voi! Intanto continuo a farlo, perché so di poterlo fare, e quando andrò a leggere le statistiche di download e scoprirò, com'è accaduto qualche giorno fa, che un mio ebook ha raggiunto la cifra di 1500 download, be' mi farò una bella risata alla faccia di chi mi considera stupido. E adesso basta, che altrimenti mi scoppia una vena... Immagini prese da qui.

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