Magazine Cinema

Blue Valentine (2010)

Creato il 10 febbraio 2013 da Maste

Blue Valentine (2010)Non ci sono parole per descrivere la deficienza dei distributori italiani. Questo film uscito negli Stati Uniti più di due anni fa arriva nelle nostre sale nel momento più sbagliato.
Si perché mettere un film di questo tipo, con questo soggetto e di questa intensità proprio la sera di San Valentino cosa può significare?
Non può essere una coincidenza. Quelli avranno visto Ryan Gosling  che si ingroppa una bionda sul cartellone e si saranno detti: "oh sto tipo non è quello che ci piace a mia nuora? mettimelo per il quattordici va, se lo guardano tra la cena di pesce e la sveltina in macchina".
Ecco questo film è meno romantico di un servizio del TG2 sul vestirsi a cipolla.
Blue Valentine è la storia della fine di un matrimonio.  Questo è sufficiente per riassumere tutta la trama.
Non c'è una malattia, una disgrazia, neanche un'incornata!
E' una specie di documentario, ben girato, ben recitato che si è preso i suoi premi ai festival, le sue candidature agli Oscar ma alla fine la domanda che nasce è: perché?
Occhio che la trama ve la racconto tutta nelle prossime righe però non abbiate paura non c'è niente da rovinare.
Dean (Ryan Gosling) è un ragazzone americano: è bianco ed ha baffi quindi è povero. Cindy (Michelle Williams) fa l'infermiera ed ha la caratterizzazione della casalinga inquieta di Rovigo però frigida.
Il film racconta la loro storia su due piani temporali. Il periodo dell'innamoramento è girato in 16mm. Quello del presente in digitale però invece di mettere la scritta "4 anni prima" o "4 anni dopo" han messo una parrucca spelacchiata in testa a Ryan Gosling.
Nel passato vediamo Dean che a forza di fare il simpatico riesce a conquistare Cindy che come dote porta in sé niente meno che il figlio di un altro.
Nel presente lui è stempiato e senza aspirazioni lei capisce di essersi sposata con Earl di My name is Earl e lo rifiuta. Lui si incazza, fa un po' di casini e poi divorziano. FINE
Si è capito che non mi è piaciuto? Fosse stato almeno in 3D.
Ebbene, dopo una dozzina di recensioni è giunta l'ora di inaugurare il livello zero della mia scala di giudizi. Signore e Signori: #lammerda

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazines