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Bolognetti, lettera aperta a Rocco Papaleo

Creato il 30 marzo 2013 da Ecodibasilicata

Caro Rocco, leggo della tua afflizione e quasi mi vien voglia di spezzare una lancia e accorrere in tuo soccorso. Poi, però, vedo che perpetui nell’errore. Vedi Rocco, io sono tra quelli che criticando la tua scelta di prendere soldi dalla Total e dall’Eni non è mai ricorso all’insulto o all’invettiva, ma piuttosto ho provato ad innescare un momento di riflessione e di confronto. Ti sei mai chiesto se per caso la tua immagine di artista lucano non fosse diventata uno strumento nelle mani di quei grandi player dell’energia, che stanno letteralmente saccheggiando la nostra terra, lasciandoci in cambio un piatto di lenticchie e veleni, i cui effetti collaterali non tarderanno a manifestarsi e già in parte sono manifesti? Questa valutazione avresti dovuto farla e avresti dovuto chiederti come mai la Total ti abbia offerto soldi per il tuo apologetico “Basilicata Coast to Coast”. Io mi sentirei di escludere che abbiano voluto indossare i panni di  Mecenate. A seguire, avresti dovuto chiederti se per caso non ci fosse un nesso tra un festival sponsorizzato dall’Eni e la tua istrionica presenza, anche piacevole e divertente, in quella kermesse musicale. Non dico che tu sia stato strumento consapevole, ma di certo la tua immagine nella “Basilicata Saudita” è stata utilizzata, verrebbe da dire sapientemente utilizzata, da coloro che hanno interesse a trasformare una terra in un unico campo petrolifero. No, non puoi minimizzare il tutto dicendo: “ma io volevo solo dire che facendo rifornimento all’Eni si poteva risparmiare”. Quello spot, così come in precedenza la tua partecipazione a Sanremo e il tuo “Basilicata coast to coast”, sono stati strumenti nelle mani delle compagnie petrolifere per veicolare un messaggio. E così la tua faccia è inevitabilmente assurta ad emblema di coloro che inquinano e saccheggiano la Valle del Agip e la valle del Sauro/Camastra. Spiace che tutto questo tu continui a non vederlo, a non comprenderlo. Il tuo film, quei minuti passati in riva al Pertusillo, da questi parti sono stati usati come corpo contundete da sbattere sulla testa di coloro che raccontavano del decadimento della qualità delle acque invasate in quello straordinario specchio d’acqua.

Io credo che un artista affermato certe domande dovrebbe porsele; tu, ahimè, non lo hai fatto. Hai legittimamente badato alla tua carriera e ai tuoi interessi.

Attività estrattive in Basilicata significa trivellazioni in prossimità di importanti invasi, sorgenti, centri abitati, in aree a rischio frana e a rischio sismico.

Questo te lo dice chi non ha mai risparmiato critiche al ceto dirigente, che negli ultimi 20/30 anni ha consentito che arrivassimo ad essere l’hub petrolifero d’Italia. Questo è quanto con affetto e simpatia ha da dirti uno che le sue denunce le ha messe nero su bianco, consegnandole a Procure che a volte appaiono come porti delle nebbie e che su vicende come l’inquinamento del Pertusillo, ad oggi, hanno indagato solo su coloro che si son fatti carico di denunciarlo onorando la Convenzione di Aarhus.

L’arte può diventare un formidabile strumento di propaganda e le cose vanno contestualizzate. Se non comprendiamo il contesto, non riusciamo ad avere una visione di insieme e corriamo il rischio di diventare mere pedine in un gioco più grande di noi.

Buona Pasqua e spero quanto prima di potermi confrontare con te su questi temi.

Un modo per rimediare lo avevi e ce l’hai: prova a darmi/ci una mano sul fronte dei veleni industriali e politici che vado denunciando da tempo. Il mio operato è ispirato dall’amore che nutro per la tua, mia, nostra Basilicata.

Maurizio Bolognetti

roccopapaleo


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