Il Prelude IV è costruito su un moto continuo sul quale alcune note del registro medio e acuto galleggiano senza troppa importanza a voler più supportare una sfuggente idea tonale tonale che definire una vera e propria linea principale. Si tratta essenzialmente della raffigurazione di un’immagine impalpabile e ariosa (ho per questo preferito spesso l’uso di colori chiari) descritta fin da principio da terzine che marcano un percorso nitido interrotto in modo irruento da quartine che quasi sempre abbracciano, improvvisamente, registri non vicini.
L’autore propone uno sviluppo sul IV grado e dopo la ripresa chiude sul registro basso senza mai alterare il fluire regolare delle note.
Anche qui è molto semplice (come per il Prelude I) cadere in errori di interpretazione leggendo la pagina come una prova di abilità tecnico-meccanica invece che un momento di estrema leggerezza interrotto solo dalle figure strette in semicrome.
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake