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Borsa, la capitalizzazione di mercato e il flottante delle azioni

Da Mrinvest

Borsa, la capitalizzazione di mercato e il flottante delle azioniUna delle classificazioni più utilizzate per le azioni è quella basata sulla loro capitalizzazione di mercato, cioè il valore che la Borsa attribuisce ad una società. Questo valore è calcolato moltiplicando il numero di azioni in circolazione per il loro prezzo corrente (valore reale o di mercato), il quale può essere diverso, anche di molto, dal valore nominale. Il valore nominale è il valore delle azioni al momento della costituzione della società, le quali azioni rappresentano il suo capitale sociale. Il valore reale tiene conto dell’influenza della domanda e dell’offerta dell’azione e degli aspetti monetari (svalutazione, inflazione e tasso di cambio) e speculativi del mercato.
Di solito al crescere della capitalizzazione, diminuisce la rischiosità del titolo. Importanti sono anche la solidità finanziaria di una società, la diversificazione dei prodotti che produce o offre, e i mercati dove ha uno sbocco commerciale.
Nel caso di società quotate in borsa, la capitalizzazione è importante perchè è un indice del grado di

liquidità delle azioni. E gli indici azionari attribuiscono un peso maggiore alle società con maggiore capitalizzazione. Di conseguenza, per esempio, i fondi comuni di investimento, che hanno un certo indice di mercato come benchmark, investiranno di più in un titolo a larga capitalizzazione, rendendolo così più liquido e meno soggetto a speculazioni.
In funzione della loro capitalizzazione, i titoli si distinguono in quattro categorie:
- Large cap (titoli ad ampia capitalizzazione). Negli Usa si chiamano così le società che hanno una capitalizzazione superiore a 5 miliardi di dollari. In Italia large cap sono considerate le società appartenenti all’indice Ftse Mib, con capitalizzazione minima di un miliardo di euro. Fra le large cap sono particolarmente importanti, in quanto titoli guida del mercato, le blue chip, azioni che non solo hanno una grande capitalizzazione, ma sono anche largamente diffuse presso gli investitori per la loro redditività, sicurezza e liquidità. Negli Usa, esempi di blue chip sono Ibm e tutti i titoli inclusi nell’indice Dow Jones. In Italia le blue chip classiche sono Generali, Telecom Italia, i titoli delle grandi banche e altri. Il nome blue chip deriva dal fatto che nei tavoli da poker le fiche di valore più elevato sono di solito quelle blu.
- Mid cap o Medium cap (titoli a media capitalizzazione). Negli Usa si chiamano così le società che hanno una capitalizzazione compresa tra 1 e 5 miliardi di dollari. In Italia sono quelli dell’indice Ftse Italia Mid Cap (l’ex indice Midex), che hanno una capitalizzazione compresa tra 250 milioni e 1 miliardo di euro.
- Small cap (titoli a piccola capitalizzazione). Negli Usa sono le società con una capitalizzazione compresa tra 250 milioni e 1 miliardo di dollari. In Italia sono quelli dell’indice Ftse Italia Small cap, che hanno capitalizzazione compresa tra 50 milioni e 250 milioni di euro.
- Micro cap (titoli a micro-capitalizzazione). Negli Usa sono le società che hanno una capitalizzazione inferiore a 250 milioni di dollari. In Italia micro cap sono considerate le società con capitalizzazione inferiore a 50 milioni di euro.

Altra cosa rispetto alla capitalizzazione è il flottante delle azioni, cioè la quota di capitale che non è di proprietà del socio o dei soci di controllo della società, quando esistono. Il flottante è la quantità delle azioni in circolazione posseduta dagli investitori istituzionali (banche, sim, assicurazioni) e dai soggetti con partecipazioni non rilevanti, come i privati.
Il flottante è importante, perchè, assieme al controvalore degli scambi, è un indicatore della liquidità del titolo. Ci sono società a grande capitalizzazione che possono avere un flottante modesto, le cui azioni possono essere quindi meno facilmente liquidabili di quelle di una Mid cap. Quando il flottante è modesto, inoltre, sono sufficienti i volumi di acquisto o di vendita di pochi piccoli investitori per generare oscillazioni di prezzo sensibili.


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