Borse: buon inizio di settimana

Ftse Mib (+0,48%)

Bene in particolare Bper, Autogrill e Moncler che guadagnano oltre tre punti percentuali, giù Saipem ed Eni, ennesimo crollo per MPS.

La partenza era davvero promettente, poi la seduta si è trascinata stancamente in attesa dell’apertura di Wall Street, che però non manteneva le promesse date dai futures, l’asta di chiusura, comunque, riservava una buona sorpresa ed alla fine per il nostro indice principale il guadagno di giornata si è attestato intorno al mezzo punto percentuale.

Piazza Affari, una volta tanto, non è risultata né la migliore, né la peggiore fra le principali Borse europee, in vetta ai rialzi ancora Francoforte (+0,8%) desiderosa di chiudere l’anno sui diecimila punti, ma sia Londra (+0,4%) che Parigi (+0,3%) hanno dovuto accontentarsi di guadagni inferiori rispetto a Milano.

Insomma non ci si può lamentare per l’inizio di questa “mini-ottava” che, ricordiamolo, per Piazza Affari sarà composta di sole due sedute.

Ancora i titoli petroliferi sotto i riflettori dopo la conferma che non si ridurrà l’estrazione di petrolio, almeno per i prossimi sei mesi, in calo dunque Saipem (-1,33%) che torna immediatamente sotto quota 9 euro ed Eni (-1,01%) che dopo aver illuso i molti azionista con una ottima partenza ha visto solo vendite per tutta la seduta, soltanto nell’asta di chiusura abbiamo assistito ad un rimbalzo che ha permesso al titolo di non terminare sul minimo di giornata.

Ancora una volta, però, la maglia nera è toccata a Banca MPS (-6,88%) per la quale ogni commento risulta superfluo, un disastro che supera ogni immaginazione.

In calo anche Finmeccanica (-1,64%) che manca così il riaggancio a quota 8 euro. Lascia sul terreno oltre un punto percentuale anche Telecom Italia (-1,11%) che non sembra in un buon momento.

Sul podio, invece, troviamo un titolo bancario, si tratta di Bper (+3,68%), tallonato da Autogrill (+3,63%) che recupera immediatamente lo scivolone della vigilia, quindi Moncler (+3,06%) che cerca di chiudere non proprio sui minimi un anno decisamente negativo.

Non ricorderanno con particolare piacere il 2014 neppure gli azionisti di Gtech (+2,90%) che però con questo recupero si riavvicina perlomeno alla media delle quotazioni di questi ultimi dodici mesi, discorso valido anche per Prysmian (+2,51%).

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro