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Borse Europa: si salva solo Milano

Da Pukos
Borse Europa: si salva solo Milano

Ed ora la parola agli stress-test

Molto bene il comparto bancario, in particolare da segnalare il balzo a doppia cifra di MPS. Male il lusso e gli industriali. Soffre ancora Eni.

Mentre Wall Street continua a gonfie vele, l’Europa, forse intimorita dall’esito degli stress-test che saranno resi noti domenica prossima, termina la settimana con ribassi generalizzati.

Fa eccezione Piazza Affari che, proprio per merito del comparto bancario, termina invece le contrattazioni odierne con un rialzo.

Insomma in Italia, nonostante le indiscrezioni che danno tre Istituti di credito italiani “bocciati” da Francoforte, ha prevalso l’ottimismo, anzi di più, una fiducia incondizionata, visto che tutti gli otto titoli del settore che rientrano nel nostro indice principale hanno davanti alla performance odierna il segno più.

Il Ftse Mib (+0,31%) ha beneficiato innanzitutto del rialzo a doppia cifra messo a segno da Banca MPS (+10,68%) che ha terminato con un fixing molto “particolare”: 1 euro tondo tondo, e da qui ripartirà lunedì prossimo.

Ecco le performances degli altri titoli del comparto: Banco Popolare (+1,99%), Mediobanca (+1,63%), Bper (+1,59%), BpM (+1,58%), Intesa Sanpaolo (+1,55%), Ubi Banca (+0,88%) ed Unicredit (+0,34%).

In controtendenza rispetto al settore di appartenenza ha concluso con un ottimo rialzo Salvatore Ferragamo (+2,26%), il resto del comparto, invece, ha visto solo frecce rosse: Moncler (-0,55%), Luxottica (-0,67%), Yoox (-1,68%) e Tod’s (-2,46%).

Continua il recupero di UnipolSai (+1,81%), mentre termina contrastato anche il comparto del risparmio gestito, al rialzo di Azimut (+1,57%), infatti, fa da contraltare il calo di Mediolanum (-0,93%).

Sesto rialzo di fila per Telecom Italia (+1,51%), da rimarcare che in tutte queste ultime sei sedute il prezzo di chiusura è sempre risultato superiore a quello di apertura, segnale che qualcuno, costantemente, ogni giorno, compra.

Buon periodo anche per A2A (+1,26%) e Generali (+1,20%).

Pesante il ribasso di Saipem (-3,61%) che torna nuovamente sotto quota 15 euro rimanendo sulle montagne russe.

Sembra aver invertito la rotta nuovamente anche Pirelli (-1,88%) in una giornata negativa per il comparto auto motive con Fca (-1,58%) che interrompe la serie positiva durata così sei sedute.

Secondo ribasso consecutivo per Prysmian (-1,40%) e Mediaset (-1,22%) e stop, forse solo momentaneo, per Finmeccanica (-1,17%).

Da segnalare, infine, l’ennesima giornata storta di Eni (-1,15%) che sembra la vera grande malata del nostro listini principale.

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro


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