Magazine Informazione regionale

BRONI (pv). Braga "Ci penserò su ma sono amareggiato. Sì,credo che qualcuno non voglia nemmeno che io provi a correre per il Comune".

Creato il 12 marzo 2016 da Agipapress
BRONI. Scalpore in città e proteste sul web per la notizia diffusa da un articolo del quotidiano locale secondo cui a Vittorio Braga sarebbe preferibile un candidato sindaco di Forza Italia. Frase attribuita al consigliere regionale e presidente di Commissione Angelo Ciocca. Frase che, presa per vera, è arrivata come un fucilata alle spalle di un esponente del Carroccio che, per lo zoccolo duro della Lega, vertici o base che sia, che lo ha visto due volte segretario provinciale, assessore per due mandati in Comune a Broni e poi in Provincia in un settore delicato come i Servizi Sociali è stata letta come la volontà di fare fuori un candidato a prescindere.
Fuoco amico, insomma? Ad onor del vero Angelo Ciocca ha espresso la propria reazione carica di risentimento e rabbia nei confronti del giornale colpevole di aver pubblicato frasi non dette “frutto della fantasia del giornalista, in quanto non solo non corrisponde alle mie parole e al mio pensiero ma nemmeno io ho mai parlato con costui. Proprio per questo provvederò – conclude Ciocca sul suo post su Facebook pubblicato intorno alle 10 circa del mattino -  ad inviare al mio avvocato l’articolo per procedere con i dovuti atti legali”. Ma cosa ne pensa lei Braga di tutto questo? Ha davvero intenzione di fare un passo indietro come scrive nel suo post sempre sul social network?
“Come ho già detto, sono molto demotivato da questo che è accaduto, ma la notte porterà consiglio o magari incubi, ma non solo a me” risponde Braga con tono mesto sottolineando che a lui non interessa la carriera politica, “non mi è mai interessata!” ribadisce con tono perentorio quanto invece essere utile e svolgere un servizio perla sua città. Braga, lei pensa che un fatto come questo sarebbe capitato se ci fosse stato ancora Giancarlo Abelli, uno che fu capace di lasciare a bocca asciutta chi andò in passato a cercarlo per averne il sostegno a danno degli allora alleati leghisti?  “Assolutamente no! Le dico che si è sentita molto la mancanza di Abelli già da subito. Anzi, le dico sinceramente che Abelli era un politico sopraffino, lontano anni luce da quelli che oggi bazzicano la scena politica; giocava su una scacchiera molto più ampia e le sue idee non erano ristrette ma sempre rivolte a costruire, a programmare, a pianificare. Poi si poteva non essere d’accordo con le scelte che faceva, e questo avvenne anche con me ma non venne mai meno il rispetto e la parola data. E soprattutto sapeva quando era il momento di togliere certe pedine dalla scacchiera per aiutare l’alleanza. Caspita se si è sentita la sua assenza!” Dunque tornando all’idea della lista di Braga, cosa deciderà, a parte consultarsi con il cuscino? Ci sarà spazio per una lista civica con Braga sindaco?
“Premetto che non ho mai tradito la Lega che mi è nel cuore da sempre, da subito. Per proseguire, farò quello che sarà giusto per Broni e per una città che mi ha dato tanto”.
Braga ma sarà una lista civica allora? E come si chiamerà?
“Lei vuole sapere come si chiamerà? “Bronesidoc” e sarà a tutela della bronesità più vera, quella che non fa inciuci e non fa affari ma fa scelte per il bene di tutti. Non ho mai inteso fare scelte personalistiche e non intendo cominciare ora a 65 anni. Broni mi ha dato tanto sia nella vita politica che pubblica e privata. Il mio più grande sogno sarebbe restituirle ora quello che mi ha regalato finora e renderle centuplicato l’amore che ho ricevuto da questa gente che amo”.
Ma “Bronesidoc” non è una denominazione un  po’ troppo di origine controllata?
“Lei scherza e la capisco ma per bronesedoc, io intendo tutti coloro che sono intenzionati a difendere questa terra meravigliosa in modo che niente possa esserle più fatto per danneggiarla. E sa persino cosa ho deciso di fare con il mio gruppo? Ho stabilito che chi vuole stare con me e se mai arriveremo a guidare questa città, nessuno percepirà nulla e tutto andrà a finanziare un fondo per chi ha bisogno”.
Un’idea dal sapore un po’ grillino, non le pare?
“No, sappia che caso mai è il contrario perché, anche quando nessuno lo faceva, noi della Lega in situazioni difficili abbiamo rimesso di tasca nostra. Si ricordi che quando noi siamo arrivati la prima volta in Comune, ci siamo trovati nella condizione di pagare di tasca nostra persino il pieno delle macchine comunali e dei vigili urbani perché non c’erano nemmeno quei soldi in cassa. Un po’ di memoria non guasta! E come abbiamo sempre fatto, anche questa volta se arriveremo alla guida della città, le posso garantire che cercheremo di aiutare tutti quelli che ne hanno davvero bisogno. Ma bisogno davvero!” Allora Braga, mi dica: non è che per caso si sta cercando di farle terra bruciata intorno perché, come al solito, c’è un po’ di timore per il suo carattere che le cose non le manda a dire, e per le sue idee sempre un po’ rivoluzionarie? Non è per caso che l’arrivo dei 30 milioni di euro per la bonifica, fa venire il timore che con uno come lei alla guida di Palazzo Arienti, il vento potrebbe cambiare? E la bonifica potrebbe non essere affidata alla Broni Stradella spa? “Lei è maliziosa ma sa bene che a pensare male si fa peccato ma spesso ci si azzecca – risponde ironico Braga – Le posso dire e confermare una cosa che tutti sanno benissimo a Broni: io non ho mai visto con simpatia che la Spa assumesse incarichi per i quali non era conformata e non era nata. E gliene dico anche un’altra: come mai ora è tanto appetibile Broni? Soprattutto da quando sono arrivati i 30 milioni di euro? Se lo chieda un po'. Io ho sempre detto no a questa proposta o soluzione come la volete chiamare. Per me resta una roba sbagliata e la situazione che sta prendendo forma, lo dimostra”. D’altronde forse fare una politica contraria alla Spa parrebbe portare sfortuna e allontanare dal Comune, visto che è noto che il direttore operativo del Comune è stato allontanato, guarda caso proprio quando prese posizione contro la Spa definendo la privatizzazione un atto scorretto. “E non solo – conclude Braga – hanno allontanato uno che era stato voluto da Paroni come nume tutelare del Comune, l’uomo di cui non si poteva fare a meno e anziché il city manager si inventò la figura del direttore operativo che non esisteva. D’altronde sono bravi a cambiare spesso le carte in tavola. E adesso lo stanno rifacendo con le modifiche dello Statuto. E poi davvero, basta guardarsi attorno per vedere come viene amministrata la città, la mia città”. Braga ma le conviene davvero mettersi in pista per correre su un sentiero così minato? A 65 anni ne vale la pena? Ride prima di rispondere: "Io ho intenzione di vivere ancora a lungo con il cervello acceso e attivo. E se questo significa stare sulle... scatole a qualcuno, chissenefrega! Io sono e resto al servizio della mia città e della mia Lega. Due cose che ho nel cuore"  (mpa)

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog