Magazine Società

Bruciate le giostrine a Santa Chiara: a Bari gli spacciatori se la prendono coi bambini

Creato il 06 giugno 2011 da Lalternativa

A Bari le giostrine in Largo Santa Chiara, di fronte al Castello Svevo, sono state bruciate per la seconda volta. E non crediamo siano stati i cosiddetti ”vandali”.

 

Ricordiamo infatti, un pasio di mesi fa, la visita del sottosegretario all’Interno, Alfredo Mantovano, a Lella Fazio, mamma di Michele, il giovane ucciso per errore in un conflitto a fuoco tra clan rivali, nel 2001 a Bari vecchia.

A casa della signora Fazio eravamo in pochi: c’era l’onorevole Mantovano e un paio di giornalisti. Non ci sfuggi’, però, una frase: “Onorevole – disse Lella – qui si stanno formando nuove bande. Specialmente di fronte al Castello Svevo stanno sempre a fumare gli spinelli: troppi giovani qui non hanno lavoro e il non far nulla porta a scegliere altre strade”. Il timore era che, proprio in quel punto dove c’erano fino a ieri le giostrine, esistesse anche una florida attivita’ di spaccio: ‘fumo’, ‘erba’ o quant’altro.

La signora Fazio segnalò il problema e chiese al sottosegretario di allertare la polizia locale, per incrementare i controlli e capire cosa accadeva davvero di fronte al Castello Svevo. A quanto pare, così non è stato.

La criminalità ha bisogno di spazi tutti suoi. Molto spesso è sfacciata, agisce alla luce del sole. E le risate dei bambini che giocano con le loro mamme, proprio lì dove i delinquenti hanno scelto di ‘aprire la prorpia attività illecita’, imamginiamo possano dare molto fastidio. Anzi, possono fare più paura di cento poliziotti. Così, meglio dare fuoco a tutto e risolvere, da vigliacchi, il problema.

A Bari vecchia vivono tantissime brave persone, molto spesso lasciate troppo sole a lottare contro quella minoranza di criminali, o aspiranti tali, che si sentono i padroni della città. Gli stessi che hanno scambiato la città vecchia per un posto dove fare tutto quello che vogliono, dove nessuno può fargli nulla.

I responabili dell’incendio alle giostrine, quindi, non vanno cercati tra i comuni vandali, bensì tra gli spacciatori, altrettanto comuni.

Sia ben chiaro, non vogliamo criminalizzare e neppure sostenere chi ha voglia di fumarsi uno spinello. Nè tanto meno addentrarci in dibattiti sulla opportunità di legalizzare le droghe, cosiddette leggere, per ridurre il business e la presenza della criminalità organizzata.

Ma c’è una netta differenza tra un fumatore di hashish o di marijuana, e un criminale che se la prende con i bambini.

 


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :