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Buick 8

Creato il 09 novembre 2012 da Narratore @Narratore74

Buick 8 Formato: Copertina rigida Lunghezza: 462 pagine Prezzo:  9,27 € Lingua: Italiano Autore: Stephen King Link per l'acquisto: Buick 8
Sinossi Pennsylvania, un pomeriggio come tanti di un giorno come tanti. Siamo nel '79 e la vita è ancora semplice. Brad Roach sta leggendo una rivista, in attesa che qualche cliente arrivi a chiedere un paio di galloni di benzina, e quando alza gli occhi la vede: una Buick, bellissima, lucida, nuova fiammante e con un fascino quasi magico. Il suo proprietario, uno strano figuro con un cappotto scuro, svanisce, senza lasciare tracce. Inizia così un lungo racconto che vede la Buick come assoluta protagonista e l'intero corpo di una centrale di polizia che, come testimoni silenziosi, si fanno carico di questo peso e la custodiscono fino al giorno in cui, almeno questo è quello che sperano, le domande troveranno una risposta. Ma le risposte tardano ad arrivare e il figlio di un agente scomparso in maniera accidentale, non si ferma a questo ed esige quelle stesse risposte che suo padre ha cercato anni prima.
Impressioni Non avevo ancora letto questo romanzo di King. Ce l'ho da parecchio ma, come spesso mi accade, lo avevo conservato per il momento adatto. E devo ammettere che ho fatto bene…
Pèremetto subito: questo non è il miglior libro del Maestro, nemmeno si avvicina ai soui lavori migliori. Però mi è piaciuto… Perché? Beh, soprattutto perché è diverso dal solito, anche se in realtà è molto più simile ad altre storie kinghiane.
Primo c'è un'auto (chi non ricorda Christine?). E che auto! La Buick sembra appena uscita dal concessionario e se non fosse per alcuni particolari che la rendono per così dire, assurda, sarebbe una gran bella macchina. Ma la genialità di questo romanzo non risiede certo nella sola automobile. Ci mancherebbe… Buick 8
Bisogna partire da un presupposto: chiunque riesca a scrivere una storia con protagonista un'auto che fin dalla prima apparizione non si muove nemmeno di un centimetro, merita tutto il mio rispetto. Ebbene sì, la Buick non si muove. Non può farlo, semplicemente. Per certi versi non è nemmeno un'auto… Marmitta di vetro, motore che sembra un giocattolo, leve e segnalatori luminosi finti. Qualcosa di simile a quello che si può trovare in un ovetto Kinder. Solo in scala 1\1. E dannatamente incontrollabile.
In Christine avevamo un'automobile cattiva, che presentava chiari segni di una certa emozionalità, cosa che in questo caso è assente. La Buick fa delle cose, mostra delle cose e ne fa apparire altre, ma le sue motivazioni non sono chiare. Anzi, forse non sono minimamente comprensibili. Insomma, accadono e basta. E una schiera di agenti la custodiscono e ne osservano i miracoli in maniera passiva, facendo quello che possono e cercando di mettere una pezza ogni volta che le cose sembrano degenerare. Ecco, forse è proprio questo che mi è piaciuto di più in questo libro, tutto l'intrecciarsi di vite e destini, intrecciati alla maniera di King e resi in modo splendido. Perché è questo che conta, se ancora non lo aveste capito, i personaggi. Per quanto una storia possa essere scritta bene, nulla tiene alta la bandiera di un romanzo come dei personaggi ben creati. E questi, a mio parere, sono quasi perfetti.
Anche la Buick. Buick 8
E poi c'è anche un altro motivo per cui ho apprezzato questo libro. Non cerca di spiegarci nulla. Che può sembrare poco, ma... Quante volte abbiamo visto storie che finivano con il megaspiegone, facendoci sentire degli imbecilli che hanno bisogno che ci venga detto tutto? Qui non avviene nulla di tutto questo, se si esclude un cliffhanger finale che però si intuisce da molto prima. Come ho detto, le cose avvengono, senza che ci venga detto perché. Ne come. E così come tutto inizia, tutto arriva ad una fine. E basta una sola crepa a farcelo capire…
Non so se consigliarvi questo libro, soprattutto se non avete mai letto King. Di certo gli appassionati lo troveranno gradevole, anche se in molti la pensano diversamente da me, ma fidatevi: se gli date un'occasione potreste scoprire che in fondo un'auto che non si muove riesce a creare molto più terrore di quanto possiate immaginare.
E tutto stando chiusa in un garage…
Se non è genialità questa, non so cosa lo sia.
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PS: in appendice al romanzo, troviamo anche una nota dello stesso King in cui racconta di come abbia avuto l'idea per questa storia. Da leggere!

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