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buone notizie dalla liguria= pigato albenga riserva palmaretta

Da Vini&terroir

Ottime notizie dalla liguria, purtroppo solo in campo enologico….Mentre qua nel ponente, e non solo, siamo ormai da un paio di settimane sotto l’acqua, le aziende liguri vinicole vedono la luce in fondo al tunnel. Secondo alcuni dati le aziende vinicole sono in crescita come numero e questo à da considerarsi un fattore super positivo. Altre si distinguono come eccellenze nei mercati stranieri. E’ il caso della azienda ligure Cascina Feipu di Massaretti che con il suo Pigato d’Albenga Riserva Palmaretti ha incantato il wine buyer di uno dei più prestigiosi wine merchant  inglesi. La notizia viene riportata dalla Stampa, nella cronaca locale dando parecchia enfasi al fatto che il vino abbia conquistato il fornitore dei reali inglesi. Berry Brother and Rudd è uno dei wine merchant più vecchi di Londra, è stato fondato nel 1698 ed ha la sede in una delle vie più aristocratiche della capitale inglese: saint james street. Il sigillo di fornitore ufficiale della famiglia reale, royal warrants of appointment,  viene dato da molti secoli alle compagnie commerciali che hanno avuto l’onore di annoverare tra i propri clienti i membri della famiglia reale inglese. Attualmente sono circa 1100 i sigilli dati dalla Corona tra cui troviamo Berry Brothers, ma anche altri famosi wine merchant come Justerini and Brooks e Corney and Barrow. Aziende vinicole non inglesi come lo Champagne Bollinger e Pol Roger, ristoranti italiani a Londra come il Carluccio’s oppure supermercati come Waitrose, o gruppi internazionali come la Bacardi Martini e Tanqueray. Insomma il sigillo viene dato a colui che ha potuto servire, in diverse occasioni, i membri della famiglia reale inglese. Cosa molto importante non possono fare pubblicità su questo argomento. Ecco perchè Elena Romanato, autrice dell’articolo Stampa, ha intitolato il suo pezzo in questo modo: ” Il Pigato d’Albenga conquista il fornitore dei reali inglesi”. Io direi finalmente il Pigato d’Albenga sbarca in terra inglese con la speranza di conquistare i molti wine lovers d’oltremanica e, magari, soppiantare i  tanto amati (dagli inglesi) Sancerre e Chablis.D’altronde lo dice lo stesso David Berry Green, wine buyer del negozio, che le note agrumose di questo vino di medio corpo, mischiate a note calcaree possono trarre in inganno e in una degustazione alla cieca indurre all’errore e scambiarlo appunto per uno dei due vini francesi. David parla delle vigne che si trovano a 13 km dalla costa, dalle colline che sono alte 250 metri slm e che regalano questa aromaticità particolare. Alla fine ci regala un accordo con un’insalata di lattuga, capperi, acciughe , olio oliva ligure con una focaccia tiepida. Okay David, bisogna farti vivere la Liguria leggermente in modo più profondo per apprezzare tanti altri tesori culinari e enologici che questa terra regala. Non bisogna essere dei Masters of Wine ( infatti non penso lo sia…) per trovare altri abbinamenti più succulenti e conosciuti per il vino, che forse aiuterebbero nel up selling dello stesso. Scherzi a parte l’Azienda cascina Feipu de Massaretti è una delle più importanti a livello regionale. Si trova nell’entroterra di Albenga e produce vini fin dal 1965 con circa 6 ettari di vigna e produzione di Pigato, Rossese ( da non confondersi con quello di Dolceacqua) e Granaccia. Il pigato riserva Palmarella è un vino ottenuto mediante criomacerazione dell’uva in vasche inox a cui segue un breve affinamento in bottiglia. Un vino dall’aromaticità e dal frutto quasi tagliente ed affilato, sorretto da una ottima vena acida quasi minerale. Un vino da accompagnare un pasto leggero alla ligure con pasta al pesto, verdure ripiene, la cima alla genovese e piatti di pesce come il branzino alla ligure.


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