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Cala il Pil in Germania e la Borsa di Francoforte festeggia

Da Pukos
Cala il Pil in Germania e la Borsa di Francoforte festeggia

Milano in calo, ma chiude una settimana positiva

Vendite sul comparto bancario ad eccezione di Mediobanca. Continuano a volare Gtech e Fiat. Rimbalzano anche Buzzi, WDF e Cnh. Giù Telecom.

Europa in stallo, ma le Borse del Vecchio Continente (con l’eccezione di Piazza Affari), forse proprio per questo motivo salgono tutte. Ma come? Non è una brutta notizia? Certo, ma proprio per questo la Germania dovrà cedere ed autorizzare anche gli altri Paesi ad aumentare il debito.

Per la verità Renzi si era già preso avanti, il nostro debito pubblico, nei primi sei mesi dell’anno è aumentato di 99 miliardi, sembra un prezzo da supermercato per non far vedere la terza cifra. E nei due mesi e mezzo che sono passati dall’ultima rilevazione ufficiale dell’Istat chissà di quanto è salito ancora.

Insomma i mercati festeggiano il fatto che la Germania non possa fare più la professoressa con la matita rossa e la matita blu, anche lei ha davanti alla performance trimestrale del proprio Pil un segno meno e dovrà calare un po’ le braghe.

Certo i tedeschi potrebbero permettersi di spendere, gli italiani no! Ma questo noi non dobbiamo dirlo, siamo tutti uguali ed allora Francia, Spagna, Italia … alé … dai che si può sforare.

Il mercato, però, a Piazza Affari si è dimostrato prudente, non è ben sicuro, dopotutto, che ci lascino aprire i cordoni della Borsa più di quanto stiano già facendo ed ecco che il nostro Ftse Mib (-0,29%) alla vigilia di un ponte “allungato” chiude con un ribasso dovuto esclusivamente alle vendite che si sono riversate sul comparto bancario.

Il settore “principe” del nostro indice di riferimento, infatti, occupa le ultime cinque posizioni della classifica con Ubi Banca (-2,96%), BpM (-2,67%), Banco Popolare (-2,36%), Banca MPS (-2,06%) e Unicredit (-1,85%), cali più contenuti per Bper (-1,52%) ed Intesa Sanpaolo (-1,21%), mentre in beata solitudine Mediobanca (+1,40%) è andata in controtendenza.

Da segnalare anche il calo di Telecom Italia (-1,58%) al termine di una seduta abbastanza volatile, soprattutto in relazione al periodo.

Contrastato il comparto del lusso che ha visto i cali di Yoox (-1,53%), Salvatore Ferragamo (-1,43%) e Tod’s (-0,31%) mentre si sono salvati dalle vendite Luxottica (+0,17%) e Moncler (+0,92%).

Ma concludiamo andando a dare un’occhiata al vertice della classifica odierna per segnalare il quinto forte rimbalzo di Gtech (+3,91%).

E’ tornato a salire Buzzi Unicem (+2,97%) mentre ha messo a segno il sesto rialzo di fila Fiat (+2,23%) che ha terminato le contrattazioni sul massimo di giornata.

E concludiamo con i guadagni di due titoli particolarmente martoriati dalle vendite ormai da diverso tempo, ci riferiamo a World Duty Free (+1,54%) e Cnh Ind. (+1,51%), al momento non possiamo però far altro che considerarli dei rimbalzi.

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro  


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