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Calcio, lo psichiatra contro la Fifpro: “Un depresso non andrebbe neanche a fare gli allenamenti”

Creato il 04 aprile 2014 da Stivalepensante @StivalePensante

“Metto in dubbio l’attendibilità scientifica di questa indagine. Una persona depressa rimane a casa non va neanche al campo a fare l’allenamento”.

L'ex milanista Kevin Prince Boateng in un momento di sconforto (colpiditesta.sportmediaset.it)

L’ex milanista Kevin Prince Boateng in un momento di sconforto (colpiditesta.sportmediaset.it)

Lo dice il prof. Massimo Di Giannantonio, docente di psichiatria presso l’Università di Pescara, in merito all’indagine della Fifpro secondo cui il 26% dei calciatori soffre di depressione. “L’attività sportiva è in contraddizione con la patologia della depressione - afferma Di Giannantonio all’Adnkronos -. Penso che nel caso dei calciatori si possa parlare esclusivamente di forme di ansia da prestazione. I giocatori vivono in un’ambiente molto competitivo e subiscono numerose pressioni da parte dei compagni di squadra, allenatore, presidente, tifosi e così via e questo può indiscutibilmente creare ansia e magari anche paura”.

“La depressione è una malattia seria e grave non si può accostare a dei calciatori professionisti – sottolinea all’Adnkronos Roberto Re, mental coach di diversi atleti professionisti -. Si abusa troppo spesso della parola ‘depressione’, uno sportivo producendo serotonina con l’attività fisica non può cadere in depressione, che è una patologia che non ti fa neanche uscire di casa”. “Vero è che che dei giovani uomini come i calciatori possono avere facilmente delle difficoltà a gestirsi emotivamente a causa delle forti pressioni che subiscono -aggiunge Re-. Per quanto ne so i professionisti del calcio possono soffrire di mancanza di autostima, ansie, paure ma la depressione la escluderei categoricamente”.

Secondo uno studio presentato dal sindacato mondiale dei calciatori FIFPro, il 26% dei giocatori professionisti soffre di depressione o ansia, forme che salgono al 39% tra gli ex calciatori. La ricerca, che ha coinvolto 180 giocatori in attività, il 60% dei quali fa parte di campionati di alto livello, ha evidenziato problemi con l’alcol nel 19% del campione, mancanza di autostima nel 3% dei casi, mentre il 5% dei calciatori ha mostrato segni di esaurimento, il 10% in forma grave. Il “male di vivere” ha colpito tanti importanti calciatori in passato, come Buffon, Adriano, Ronaldo, Gascoigne, Emerson, Pessotto. Ultimamente, anche Andres Iniesta è uscito allo scoperto.

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