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Calendario Pirelli 2016, quello che non ti aspetti

Creato il 04 dicembre 2015 da Carla Fiorini

Per anni donne di grande bellezza e immensa sensualità, dalle forme perfette, hanno riempito le pagine del Calendario Pirelli. Un'istituzione, nel suo genere. La rappresentazione della donna ha solcato i limiti più impensabili. Le pagine del calendario hanno spesso rivelato e "declamato" un ideale di donna quasi stereotipato, frequentato da modelli che alla fine si sono dimostrati - sotto certi punti di vista - feticci, talvolta ripetuti. Il nuovo Calendario Pirelli dà un taglio a tutto ciò.

L'opera artistica della celebre fotografa di moda statunitense (che aveva lavorato per il Calendario Pirelli nel 2000 con i primi nudi della sua carriera) vuole indagare la bellezza della donna con nuovi occhi e sotto altri riflettori. Un calendario che non mette a nudo la donna ma che tenta di ragionare e riflettere sulla figura della donna nella sua interezza. Ecco allora le immagine di donne di successo - nello sport, negli affari e nel mondo dell'arte. È il caso della tennista Serena Williams, dell'attrice Yao Chen, della comica Amy Schumer, della critica e scrittrice Fran Lebowitz, della modella e filantropa russa Natalia Vodianova.

Si torna quindi alle edizioni senza nudi come quelle degli anni Sessanta. Ma ce ne sono anche di più recenti come quella di Peter Lindbergh del 2002, quella di Patrick Demarchelier del 2008 e quella di Steve McCurry del 2013.

Il calendario è stato presentato a Londra, sarà di sicuro molto apprezzato dalle femministe.

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