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campi sintetici

Creato il 27 febbraio 2013 da Giardinaggio @Giardinaggionet

Campi sintetici


Il termine “campo” identifica una superficie piana coltivabile o calpestabile. In genere, quando si parla di un campo o dei campi, ci si riferisce a quelli coltivati o a quelli da gioco. Nel caso si parli di “ campi sintetici” ci si riferisce esclusivamente a quelli da gioco. Queste superfici possono essere realizzate sia per le grandi competizioni che negli spazi privati. Se, ad esempio, avete un ampio giardino dove volete creare un piccolo campo da tennis o di calcetto, i campi sintetici sono la soluzione più adatta. I campi sintetici sono preferibili anche quando non sia ha tempo da dedicare alla cura del prato naturale, o quando si hanno in famiglia bambini e ragazzi abituati a fare sport e a calpestare frequentemente il manto erboso. In tutte queste condizioni, i campi sintetici possono rappresentare la scelta giusta per coniugare le esigenze sportive con quelle del design e dell’estetica.

Caratteristiche


camposintetico1 I campi sintetici sono composti da tappeti di erba artificiale. In pratica si tratta di manti erbosi finti che vengono usati a scopo sportivo. Il tessuto di questi tappeti sintetici imita perfettamente l’erba naturale, ma senza gli svantaggi che questa comporta, tra cui la bassa resistenza ai traumi e al calpestio generati durante le attività sportive. I campi sintetici vengono prodotti in un’infinita gamma di tessuti adatti a qualsiasi esigenza. Per i campi privati esistono tappeti sintetici standard, mentre per i campi sportivi tradizionali esistono tappeti in tessuti molto più robusti e resistenti. Quelli più utilizzati sono il polipropilene atossico, l’ecofill, il termoplastico ecologico, il geomondo, il tessuto con aspetto naturale e in fibre nuovo filamento 3NX e il tappeto con intaso di ultima generazione semiorganico. La scelta di un materiale rispetto a un altro dipenderà dal tipo di sport che si praticherà sul campo, dalle proprie disponibilità di spesa e dai propri gusti. In genere, nella scelta di un campo sintetico bisogna privilegiare la qualità del tessuto, la sua resistenza al calore, alle avversità atmosferiche, all’usura, ai traumi e al calpestio e la sua usabilità allo sport che vi si dovrà praticare. Nel caso di un campo di calcetto, bisogna privilegiare tessuti che non stanchino i giocatori durante la partita e con intaso profondo e resistente e in grado di favorire il rimbalzamento della palla. Un campo sintetico da usare in giardino per fini estetici può essere realizzato con materiali meno innovativi, ma non per questo meno resistenti e sicuri. In ogni caso, il campo sintetico ha il vantaggio di non richiedere cure e manutenzioni e di durare molto a lungo. Naturalmente, la sua durata dipenderà dalla qualità del tessuto e dal corretto utilizzo che se ne farà.

Posa


La posa del campo sintetico avviene quasi sempre a cura di ditte specializzate. Il discorso vale sia per i grandi campi da gioco che per quelli privati. Questa struttura, infatti, è talmente delicata, che ogni errore di posa può causare rischi nel calpestamento. Un campo sintetico con scarso fissaggio, può, infatti, arrotolarsi nei piedi del giocatore facendogli rischiare rovinose cadute. La ditta specializzata, dopo aver preso le misure della superficie, provvederà a installare i tappeti di erba sintetica come se stesse posando un pavimento. La posa del campo avviene sia su terra battuta che su terreno asfaltato. Dopo la posa, i tappeti del campo verranno ricoperti da uno strato di colla meccanica che li fisserà stabilmente al suolo. Successivamente, si potranno disegnare le linee del campo da gioco, usando quelle tipiche dello sport scelto. Quando il campo sarà stato segnato dalle linee, si aggiungerà sabbia silicea, che ne garantirà la stabilità. Per ottenere un eccellente stabilità nel rapporto giocatori/superficie, si usano dei campi sintetici con intaso composto sia da materia organica che da materia sintetica. La combinazione dei due materiali permette di ottenere un campo sintetico del tutto identico all’erba naturale, ma con un elevato potere di assorbimento della trazione generata dall’impatto tra i piedi del giocatore ( su cui si scarica il peso del corpo) e la superficie calpestabile. La notevole resistenza biomeccanica di un simile campo favorisce anche i movimenti del giocatore e il calpestamento con le scarpe a tacchetti ( tipiche del calcio). La soluzione con intaso semiorganico è ideale proprio per i campi sintetici da usare per il calcio. In commercio esistono anche campi sintetici adatti al tennis, al golf e a tantissimi altri tipi di sport. Sarà sempre l’azienda venditrice che consiglierà il tipo di materiale e di campo più adatto alle proprie esigenze.

Costi


Anche se presentano il vantaggio di una totale assenza di manutenzione e cura, i campi sintetici di qualità hanno un certo costo. Costo che spesso non ammortizza il risparmio delle spese di manutenzione di un campo naturale. Al costo dei tappeti del campo, si deve, infatti, aggiungere anche quello della posa. Sul prezzo incide anche la qualità del tessuto e la superficie da ricoprire. In commercio esistono anche tappeti erbosi sintetici abbastanza economici. Si tratta di soluzioni da usare per campi estetici e decorativi e non sportivi, oppure per piccoli campi da golf. Il costo di questi “campi sintetici” non supera i 600 euro. Per soluzioni più professionali, bisogna, però, considerare anche una spesa superiore. Per conoscerla, basta chiedere un preventivo all’azienda venditrice scelta.

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